Bare abbandonate al cimitero | Macabra scoperta a Raffadali - Live Sicilia

Bare abbandonate al cimitero | Macabra scoperta a Raffadali

Le bare abbandonate nei pressi del cimitero di Raffadali

Tra l’erba incolta del terreno circostante sono stati rinvenuti dei sacchi neri della spazzatura da cui si intravedevano dei pezzi di bare. Il sindaco: "Presentata la denuncia, i sacchi si trovavano in un'area chiusa al pubblico".

In provincia di Agrigento
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RAFFADALI – Una scena da paura nei dintorni del cimitero di Raffadali, nell’Agrigentino, dove un gruppo di persone, recatosi nel camposanto nel weekend, si è ritrovato davanti gli occhi una visione alquanto macabra: tra l’erba incolta del terreno circostante sono stati rinvenuti dei sacchi neri della spazzatura da cui si intravedevano dei pezzi di bare.

I sacchi, circa quattro, erano abbandonati sul terreno nei pressi del cimitero. Se mai ci fosse un dubbio sulla provenienza dei rifiuti, una scritta ne descrive anche il contenuto: rifiuti urbani da esumazione ed estumulazione. Non è la prima volta che nei pressi del cimitero vengono ritrovati dei rifiuti di questo tipo: nel 2015 infatti, un caso simile aveva sollevato una denuncia da parte del comitato cittadino “L’altra Raffadali”, che aveva scritto all’allora commissario straordinario del paese per dare evidenzia ad un fatto “che potrebbe portare danni alla salute dei cittadini”. Le foto, postate su Facebook, non sono passate inosservate e hanno scatenato il disgusto di molti cittadini che chiedono spiegazioni.

*Aggiornamento ore 17.44
Il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro replica all’articolo sui sacchi contenenti pezzi di bare fotografate nel cimitero di Raffadali: “I sacchi si trovavano in un’area chiusa al pubblico, recintata con dei panni verdi in attesa della ditta che viene a raccogliere questo tipo di rifiuti. I sacchi erano aperti perché ignoti sono entrati, forzando il lucchetto di un angolo recintato con filo spinato all’interno del cimitero, rimuovendo i panni verdi e scoprendo il contenuto dei sacchi. Ho fatto denuncia ai carabinieri di quanto accaduto, denunciando anche il procurato allarme per chi ha fatto la foto. Nell’arco di ventiquattro ore hanno rotto il lucchetto e fatto le foto”. Cuffaro precisa che i carabinieri faranno le dovute interrogazioni per scoprire tutti gli “attori” dell’episodio.

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