Il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ha indirizzato una lettera a Claudio Zarcone, padre di Norman (il dottorando in Filosofia del Linguaggio scomparso tragicamente nel settembre 2010), esprimendo il proprio, personale cordoglio e augurandogli “che coloro che hanno conosciuto e amato suo figlio e ne hanno apprezzato le qualità umane e intellettuali Le siano vicini e sappiano dare adeguato conforto al suo dolore”.
La lettera del presidente della Commissione europea, segue quella già inviata alla famiglia Zarcone nelle settimane scorse, dal presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, il quale, a sua volta, chiedeva alle istituzioni che il nome di Norman non cadesse nell’oblio.
Il presidente Barroso ha invece espresso il proprio auspicio che la Fondazione “Norman Zarcone” possa diventare realtà: “Le politiche e i programmi che sosteniamo a livello Europeo – scrive – mirano a promuovere la libertà di espressione e l’apertura alla diversità. A tal riguardo, ci felicitiamo per l’iniziativa volta a creare una fondazione che promuova questi valori”.
Non casualmente diversi disegni di legge, firmati e presentati trasversalmente da esponenti politici di maggioranza e opposizione, sono stati depositati all’Ars in attesa della loro discussione o che vengano unificati e presentati come emendamento alla Finanziaria: “Il nome di Norman ha unito tutti, destra e sinistra – dichiara Claudio Zarcone – poiché i valori di legalità, meritocrazia ed etica del lavoro che mio figlio ha espresso nella sua, purtroppo, breve vita, sono valori assoluti che non possono che essere condivisi e partecipati unanimemente. Nel ringraziare il presidente Barroso, il Magnifico Rettore e tutti coloro che sono intervenuti in questi mesi per sostenere la memoria di Norman – conclude – auspico a mia volta che la Fondazione possa nascere presto (e in tal senso faccio appello alle istituzioni) per diventare fucina di libero pensiero, libertà di espressione e promozione delle istanze giovanili”.
Entro la prima decade di maggio, infine, come promesso e mantenuto dallo stesso Rettore Lagalla e deliberato dal Senato Accademico, nel corso di una manifestazione ad hoc, verrà scoperta la targa bronzea 60×80 al Polididattico della cittadella universitaria di viale delle Scienze, con la dicitura “Spazio Generazione Norman”. Infatti in tutt’Italia adesso il nome di Norman, è diventato il simbolo di un’intera generazione di studenti, precari e giovani che si scontrano con la dura realtà della vita e del mercato del lavoro, laddove sempre più spesso si infrangono i sogni e le speranze di chi invece dovrebbe essere spronato a coltivarli.