Basile non ha intenzione di fermarsi: |"Resto in campo finché mi diverto" - Live Sicilia

Basile non ha intenzione di fermarsi: |”Resto in campo finché mi diverto”

La guardia dell'Orlandina, a trentanove anni, ritrova la massima serie: "È un piacere averlo fatto qui, in una città che merita tutto questo per il suo passato".

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Trentanove anni e la voglia di un ragazzino, l’ennesima stagione in massima serie affrontata con l’entusiasmo di chi è agli esordi. Gianluca Basile è pronto a ripartire da Capo d’Orlando e a prendersi gioco di una carta d’identità che non gli rende giustizia. Nessuna intenzione di smettere, anzi: la guardia dell’Orlandina è pronta a rilanciare in vista della prossima stagione, con l’obiettivo di far divertire una piazza assetata di grande basket: “È un piacere essere tornato in serie A con Capo d’Orlando, una città che merita tutto questo visto il suo passato. Ha lottato tanto per riaverla, speriamo di divertirci insieme”.

L’impatto con le big del campionato italiano non sarà però facile. Intanto l’Orlandina ha già testato l’atletismo delle prossime avversarie, dando prova di poter essere competitiva. L’ultima amichevole contro la Dinamo Sassari, a tal proposito, ha confermato a coach Griccioli di avere in mano un gruppo pronto per questa nuova avventura. Basile, dal canto suo, scommette sulle potenzialità dei paladini: “Ho visto squadre molto fisiche, atleti della Madonna. Noi non siamo sicuramente da meno, c’è da lavorare tanto, ma è già da un mese che lavoriamo insieme e si vedono dei miglioramenti. Dobbiamo continuare su questa strada, non sarà facile ma l’allenatore è capace e ha pazienza, sa spiegare le cose. Abbiamo tutte le carte in regola per far bene”.

E Basile vuole dare una grossa mano anche quest’anno. Con ogni probabilità il minutaggio sarà inferiore rispetto all’anno scorso, ma il campione pugliese ha tutta l’intenzione di mettersi in gioco: “Io non mollo mai perché mi diverto ancora. Finché mi diverto, posso stare in campo. Il problema è competere con questi americani grossi, che corrono e saltano. Non sarà facile, ma l’orgoglio è tanto e ce la farò anche a questo giro”. Con l’aiuto di una piazza calda, come quella di Capo d’Orlando, sarà ancor più facile: “Quello sicuramente. La città è piccola, siamo tutti una famiglia. Se riusciamo a creare questa atmosfera sarà dura per gli altri venire a vincere a Capo d’Orlando”. Pistoia è già avvertita.


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