“Al sud c’è stato tanto denaro speso male e gestito male. Servono nuovi modelli di efficienza con nuovi amministratori, dobbiamo vincere questa sfida: basta con il meridionalismo piagnone”. A dirlo è il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo alla posa della prima pietra del nuovo Centro direzionale dell’aeroporto Falcone Borsellino a Palermo. Conversando con i giornalisti Schifani ha sottolineato che al Sud “è incontestabile che ci sono stati flussi di denaro ingenti e che é mancata la qualificazione della spesa, spesso clientelare e assistenziale”. “Credo che la nuova classe politica del Mezzogiorno – ha proseguito – annoveri già al suo interno nuovi amministratori in grado di accettare la sfida per dotare le amministrazioni locali di un nuovo modello di efficienza. La classe politica del Sud deve vincere questa scommessa”.
“Rilanciare l’economia – ha aggiunto Schifani – in settori che soffrono è un nostro dovere, un vero imperativo della politica che deve rimuovere tutti gli ostacoli a un sereno sviluppo del nostro Paese. Lo è ancora di più in una terra come quella siciliana purtroppo, ancora tormentata dalla criminalità organizzata che tende ad occupare spazi economici sempre più redditizi”. E in proposito, il presidente del Senato pensa che “possiamo dire con soddisfazione che lo Stato in tutte le sue componenti, con la nuova legislazione antimafia, con i sempre più numerosi successi di forze dell’ordine e magistratura, ha avviato un’azione di contrasto sempre più incisiva che crea obiettive difficoltà in chi, appartenente alla mafia, tenta di penetrare illegalmente nel tessuto sano della popolazione”.
Sulla situazione politica attuale, Schifani sostiene che “occorrono concordia e dialogo tra tutte le forze politiche alla vigilia di importanti appuntamenti quali l’attuazione del federalismo fiscale e le grandi riforme della seconda parte della Costituzione. Occorre mettere da parte incomprensione, pregiudizi, steccati ideologici cooperando tutti insieme in piena armonia, avendo quale unico punto di riferimento il bene degli italiani”. “Bisogna lavorare quotidianamente perché si trovi il massimo del dialogo tra tutte le forze politiche, come hanno detto sempre il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio; anche in momenti di difficoltà tra maggioranza e opposizione c’é chi deve quotidianamente ricercare il dialogo e invitare le parti al confronto”. “No dunque ai pregiudizi – conclude Schifani – sì al confronto, non ci stancheremo mai di dirlo agli italiani”.
Per il nuovo centro di Punta Raisi sono stati investiti circa 12 milioni di euro, fondi stanziati dalla Gesap che ha aggiudicato i lavori all’Ati Siciliana Carbolio Spa (capogruppo), Sic.Im. Srl (mandante). I lavori si concluderanno in 18 mesi. L’edificio sarà alto circa 20 metri e ospiterà il personale della direzione generale, affari legali, affari generali, contratti e manutenzione e progetti.