CATANIA – E’ sbarrato a tutti da un catenaccio di ferro, di cui sono un abitante del quartiere ha la chiave. Una volta dentro, la sorpresa: le antiche mura del “Bastione degli Infetti” sono circondate da palazzi, alcuni dei quali costruiti proprio sulle strutture murarie antiche.
All’interno dello slargo, l’erbaccia copre spazzatura e ogni genere di rifiuti comprese ossa di animali, presumibilmente cavalli. Un luogo dimenticato da tutti, eccetto da chi lo ha abitato, per un certo tempo, dentro una tenda da campeggio addossata ad una delle volte del ‘700.
E’ quello che hanno trovato gli abitanti del “Comitato popolare Antico Corso” e del movimento civico “Io Cambio catania” questa mattina in un sopralluogo insieme a Giuseppe Berretta, uno dei candidati sindaco del Partito Democratico.
“E’ stato sempre così, in abbandono – racconta a Live Sicilia Catania la signora Maria, dal suo balcone che si affaccia proprio sullo slargo verde del Bastione – e non viene mai nessuno. Per fortuna, non entrano drogati o malintenzionati. Sarebbe bello se venisse sistemato! Qui davanti a me c’è una parte molto antica: c’era una tomba con molte ossa, ma negli anni sessanta è stato tutto coperto ed è stato realizzato il muro che costeggia la strada”.
“Abbiamo documenti – spiega a Live Sicilia Catania Salvatore Castro, presidente del Comitato Popolare Antico Corso – che abbiamo prodotto anche ad un tavolo di concertazione con il Comune, almeno dodici anni fa, e su questo continuamo ad insistere perchè nulla è cambiato. Le nostre proposte sono state solo ascoltate: non è stato fatto nulla di concreto”.
“Noi – aggiunge Castro, che abita all’Antico Corso da quindici anni – proponiamo di recuperare la zona: dovrebbe diventare un centro di riferimento per il quartiere, sia per la disponibilità di dedicare un’area libera agli abitanti della città sia per attività culturali. Penso, ad esempio, ad un percorso archeologico che potrebbe collegare il Bastione con altre strutture presenti in città come la chiesa di Sant’Agata la Vetere ed il Monastero dei Benedettini”.
La gente del quartiere, che guarda ogni giorno questo sfacelo, sembra rassegnata: “L’atteggiamento degli abitanti è timido – conclude Castro – anche perchè attanagliato da problemi di carattere immediato. Questa è una periferia urbana, e deve fare i conti con la sopravvivenza economica”
Questa mattina il percorso dei volontari del Comitato e del Movimento è cominciato dalla Torre del Vescovo, circondata da cassonetti della spazzatura. Sulle grate che lo chiudono al pubblico hanno montato anche uno striscione con su scritto “Pericolo di crollo”.
Un altro cartello è stato piazzato lungo la stradina che conduce al Bastione. Il timore, infatti, è che senza manutenzione queste strutture possano collassare.
“Questo è il luogo dove è stata fondata la nostra città – afferma Giuseppe Berretta – e noi vogliamo ripartire da qua. Dai luoghi storici, da un percorso che potrebbe essere fruibile ed attrattivo per i cittadini catanesi, non soltanto per i turisti. Luoghi come questo danno il senso della grande storia della nostra città e della nostra isola”
“E invece abbiamo registrato uno stato di abbandono. Anche l’accesso è impedito, perchè può entrare solo chi possiede la chiave. Ecco perchè la reazione da parte dei cittadini del quartiere va supportata e valorizzata. Diamo loro un sostegno sia come Partito Democratiche che come movimento “Io Cambio Catania”.
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