CATANIA. Volano stracci in quel di Sant’Agata li Battiati. È scontro all’interno del palazzo comunale. In ballo ci sono i 300 mila euro che l’amministrazione guidata dal sindaco Marco Rubino ha destinato per un nuovo edificio parrocchiale afferente la chiesa dei Santi martiri inglesi, luogo di culto posto nell’area sud del paese che accoglie una comunità dei gesuiti. A sollevare il caso è Vittorio Lo Sauro, consigliere comunale, eletto nella lista civica che ha sostenuto, appena lo scorso anno, l’attuale primo cittadino.
La polemica
Eccolo: “Da un’analisi del bilancio triennale è emerso che l’Amministrazione ha inserito in un capitolo dell’Urbanistica, circa 300 mila euro da devolvere alla Curia che intende realizzare un nuovo edificio di culto all’interno del nostro Comune”, ha fatto sapere. “Complessivamente – ha spiegato Lo Sauro – si tratta di un progetto di circa 3 milioni di euro al quale il Comune intende contribuire con 100 mila euro all’anno per un’opera che dovrà essere realizzata, tra le altre cose, su un terreno che non è nemmeno di proprietà comunale”.
“In primo luogo – sottolinea il consigliere comunale etneo – bisognerebbe capire perché una scelta di questo tipo sia stata presa senza una concertazione in sede politica, tale da poter verificare la fattibilità del progetto senza la necessità di gravare sul bilancio, a maggior ragione visto che si tratta di risorse che provengono dalle casse comunali e non da fonti di finanziamento aggiuntive come Pnrr e fondi europei”.
Lo Sauro intanto annuncia nuove iniziative: “Verificheremo nelle sedi opportune – ha detto – anche la legittimità di tale scelta, visto che abbiamo raccolto le perplessità di tanti cittadini. Naturalmente noi non abbiamo nulla contro il progetto della Curia, ma riteniamo doveroso darne conto alla collettività che dovrebbe essere l’unica destinataria delle risorse finanziarie comunali”.
La replica del sindaco
Contattato da LiveSicilia, Marco Rubino ha così replicato: “In primo luogo – dichiara – si dà atto che trattasi di opera di interesse pubblico che consentirà una capienza di circa 400 fedeli in luogo dell’attuale capienza di circa 150 fedeli, che ha riscontrato grande e pieno apprezzamento della cittadinanza ed anche del Santo Padre”.
“Inoltre – spiega ancora – a piena legittimità della previsione è confermata dal fatto che nessuna osservazione in proposito è stata esposta nelle sedi istituzionali, dedicate all’esame delle questioni amministrative. In particolare nessun rilievo è stato fatto in seduta di consiglio comunale, dove il bilancio con la previsione ivi contenuta dei fondi destinati alla realizzazione dell’edificio di culto è stato approvato all’unanimità dei presenti, tra i quali il consigliere Lo Sauro”.
Per il sindaco si tratterebbe di rilevi politici che palesano lo scollamento all’interno di un’area fino allo scorso anno compatta. “Le osservazioni svolte appaiono pretestuose, demagogiche e finalizzate esclusivamente alla visibilità personale. Nemmeno nel corso delle sedute di commissione che precedono il consiglio, nell’esaminare il bilancio, è stata fatta alcuna osservazione in merito”, ha detto.
E ancora: “Viceversa, il consigliere Lo Sauro in tale frangente ha pubblicamente dichiarato che non vede quale sia l’utilità dell’asilo nido comunale e del teatro comunale. Dunque sembra – dice Rubino che si voglia tornare all’uso della clava, non vedendosi l’utilità delle opere finalizzate alla formazione, alla cultura, alla preghiera”.
La stoccata finale di Rubino: “Da ultimo si sottolinea che il consigliere lo Sauro, alcuni mesi fa, nella veste di assessore, ha avuto piena contezza dell’opera da realizzare e ne ha pienamente apprezzato la previsione”.