PALERMO – Prima di (ri)partire, aveva sganciato una bomba: “Qui hanno rubato tutto”. Dopo, è scomparso. Dalla Sicilia, almeno. Perché invece, ironia della sorte, l’assessore Franco Battiato è tornato sotto i riflettori. Quelli che hanno illuminato le performance del suo tour “Apriti Sesamo”.
Chissà cosa ha in serbo adesso. Già, perché da oggi, l’assessore al Turismo torna in Sicilia. O meglio, potrebbe tornare in Sicilia. E restarci per qualche giorno in più. Ieri, il concerto a Mantova. Il trentatreesimo del tour. Il cartellone dei suoi concerti, adesso, prevede un “vuoto”: una decina di giorni, da oggi fino al 20 marzo, nei quali, chi ha bisogno di parlare con lui, è meglio che si adoperi. Dopo quella data, infatti, Battiato riprende il volo. Stavolta verso l’estero. Barcellona, prima tappa della parte “europea” del suo tour. Madrid, Burgos, Parigi, Londra, Bruxelles e Zurigo le altre città che puntelleranno la torunee, e che terranno il canta-assessore fuori dalla Penisola fino al 5 aprile. Poi, un altro mese di “stop” e un minitour in Sicilia.
Un’alternanza di appuntamenti e soste che ha fatto storcere il naso a qualcuno. Così, mentre l’assessore, in conferenza stampa, circa un mese fa, insisteva sull’inutilità della “presenza fisica” e sottolineava il solco tra sé, assessore globtrotter e gli inefficienti predecessori “stanziali”, ecco le polemiche: “Sono a rischio – ha detto pochi giorni fa il deputato Salvino Caputo – le risorse comunitarie e i progetti per il turismo e per le attività collegate perché l’assessore è in tournee. Operatori economici e associazioni sono in assoluto stato di abbandono e soprattutto senza alcuna interlocuzione sulla programmazione dell’assessorato per il turismo. Gli impegni professionali degli assessori – le conslusioni di Caputo – non possono penalizzare le attività degli uffici e soprattutto paralizzare ogni iniziativa”.
“Visti certi risultati, però – ha più volte ribadito l’artista – mi sembra opportuno sottolineare come taluni assessori delle passate legislature, ‘sempre presenti’, abbiano contribuito a determinare lo stato di sfacelo totale in cui versa attualmente la nostra isola. Io non ho bisogno di essere sempre qui – ha spiegato – io devo lavorare ai programmi, ai progetti. Faccio un altro mestiere, io” ”. A dire il vero, l’assessore aveva anche assicurato: “Dalla prossima primavera la mia presenza sarà più continuativa”. E ci mancherebbe. Anche perché il governo sarà impegnato, insieme ai deputati dell’Ars, a “chiudere” un bilancio complicatissimo.
Un bilancio nel quale il “nodo” del Turismo sarà tra quelli più difficili da dipanare. E certamente non per demerito o colpa dell’attuale assessore. I “problemi” affondano nelle passate gestioni. Così, oggi, l’Europa non ha intenzione di rimborsare almeno venti milioni di euro per eventi svolti nel 2010. “Bisognerà – spiegava pochi giorni fa il capo di gabinetto di Battiato, Lucia Di Fatta – andare a Bruxelles per rinegoziare. Tuttavia, dopo una prima ispezione effettuata, il recupero appare difficile. Molte di queste manifestazioni non hanno i requisiti necessari. La cifra bloccata da Bruxelles ammonta a venti milioni”. Così, dopo una chiacchierata col presidente Crocetta, la previsione di uno stanziamento di dieci milioni in bilancio per gli eventi. “Punteremo sulle idee, – confermava l’assessore – non ci sarà bisogno di spendere troppo”. E se qualcuno volesse suggerirla qualche idea, o conoscere quelle dell’assessore, è meglio che si affretti. L’artista torna oggi. E tra dieci giorni, riparte.
