Bellini: "Non si parli solo di cartellone, ma anche dei lavoratori" - Live Sicilia

Bellini: “Non si parli solo di cartellone, ma anche dei lavoratori”

La Uil e la Uilcom di Catania, il giorno prima della presentazione della stagione del teatro Massimo, accendono un faro sulle condizioni dei dipendenti.
LA NOTA DEL SINDACATO
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CATANIA – “La presentazione della stagione del Bellini, prevista per domani, testimonia la vitalità dell’ente. La salutiamo con gioia confidando, però, che nessuno dimentichi come le fondamenta del Teatro Massimo poggino da sempre sulla passione e sulla competenza delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci auguriamo, quindi, che si parli al tempo stesso di cartellone e di risorse umane in una istituzione culturale di Sicilia che non bandisce concorsi da una ventina d’anni!”.

Lo afferma la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, insieme con il segretario organizzativo Salvo Orlando e con Mauro Cossu, segretario territoriale Uilcom con delega al Teatro Massimo “Vincenzo Bellini”. Enza Meli ricorda le battaglie del 2019, “quando nei giorni più bui della crisi del Bellini gridavamo che mentre a Palermo si discuteva, Catania e il suo Teatro morivano”, sottolinea la necessità di “tutelare le conquiste realizzate e andare avanti, aggiungere un tassello, costruire futuro consolidando il presente”.

Meli, Orlando e Cossu segnalano “la delicatezza di questo momento, caratterizzato da tagli di fondi regionali per 430mila euro che peseranno su bilanci e prospettive dell’ente”. “Ciononostante – aggiunge – è incontestabile che, per impedire gravi difficoltà operative dovute alle attuali e pesantissime carenze di organico, non sia più rinviabile un Piano occupazionale fondato su valorizzazione dei precari, indizione dei concorsi e progressioni verticali nei settori tecnico e amministrativo. È tempo, poi, di concretizzare il rinnovo del contratto integrativo, a ben trentadue anni dal precedente che non risponde più alle legittime aspettative dei lavoratori e alle sopravvenute esigenze di gestione”.

Uil e Uilcom, infine, chiedono “la regolarizzazione di tutti gli emolumenti dovuti al personale” e propongono il ripristino dei laboratori di costruzione e di scenografia “che consentirebbero di risparmiare i costi dovuti alle commesse esterne e di assicurare, finalmente, una destinazione al cospicuo investimento costituito dalle vaste aree di cui l’ente dispone all’interno del Maas di Catania”.


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