Beni confiscati, assegnata una casa| Orlando: "Che soddisfazione"

Beni confiscati, assegnata una casa| Orlando: “Che soddisfazione”

Palazzo delle Aquile ha ricevuto circa 700 beni confiscati, tra cui i 70 consegnati lo scorso aprile dall’Agenzia. Di questi, 20 sono appartamenti l’emergenza abitativa, 15 sono immobili già affittati, il resto terreni e magazzini per finalità istituzionali o sociali.

emergenza abitativa
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PALERMO – Il Comune consegna il trentesimo appartamento, in appena otto mesi, per l’emergenza abitativa: una famiglia ha preso in consegna l’immobile confiscato nel corso di una piccola cerimonia con il sindaco Orlando e gli assessori Luciano Abbonato e Agnese Ciulla.

“E’ una grande soddisfazione poter consegnare oggi questo appartamento ad una famiglia palermitana – ha affermato Orlando – ed è bello leggere la commozione nei loro occhi, nel giorno in cui abbiamo dato loro le chiavi, in realtà, riconoscendo un loro preciso diritto. Quest’assegnazione è un’ulteriore conferma che, a Palermo, grazie anche alla collaborazione istituzionale e all’efficiente lavoro d’intesa con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati, si sta costantemente passando dalla legalità del diritto, all’affermazione della legalità dei diritti. L’assegnazione dei beni confiscati sta diventando sempre più uno strumento di contrasto all’emergenza abitativa: questo era, e rimane, uno degli obiettivi di questa Amministrazione”.

I numeri del resto parlano chiaro: sinora Palazzo delle Aquile ha ricevuto circa 700 beni confiscati, tra cui i 70 consegnati lo scorso aprile dall’Agenzia. Di questi, 20 sono appartamenti l’emergenza abitativa, 15 sono immobili già affittati, il resto terreni e magazzini per finalità istituzionali o sociali. Secondo i dati pubblicati sul sito dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, aggiornati al 7 gennaio 2013, l’Anbsc (già Agenzia del Demanio) gestisce in Italia 12.946 beni, di cui 11.238 immobili e 1.708 aziende.

La quota di gran lunga maggiore di questi beni ha sede in Sicilia: 4.892 immobili (43,5%) e 623 aziende (36,48%). Palermo è in assoluto la città con la massima concentrazione di beni confiscati: 1.945 immobili (17,3%) e 272 aziende (16%). Al 2014il comune di Palermo disponeva di 628 beni confiscati, assegnati dall’Agenzia Nazionale per i beni confiscati di cui appena uno nel 2011, 2 nel 2012, 31 nel 2013 e 131 nel 2014. si tratta di 215 tra appartamenti e ville (oltre 35 pertinenze), 44 uffici (1), 123 tra locali e magazzini, 89 tra cantine, box e posti auto, 34 scuole, 51 terreni (8), 14 fabbricati con terreni (12) e 2 fabbricati. Di questi 628, 173 sono impegnati a fini istituzionali, 100 per famiglie, 90 a enti e associazioni, 46 erano già affittati, 46 sono occupati abusivamente, 38 sono in corso di assegnazione; 9 sono in ristrutturazione, 92 risultano non assegnati e 34 andranno riconsegnati all’Agenzia perché inutilizzabili.

“Abbiamo lavorato di concerto in questi mesi affinché, nella tempistica più breve, fossero destinati i locali che ci sono stati assegnati dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati – è quanto hanno spiegato in una dichiarazione congiunta gli assessori Luciano Abbonato e Agnese Ciulla – e ciò dimostra che, laddove c’è una disponibilità, il Comune è pronto ad agire tempestivamente per rispondere alle richieste delle famiglie e, contestualmente, per far fronte all’emergenza abitativa. Siamo molto soddisfatti perché abbiano ottenuto un risultato senza precedenti: infatti, negli ultimi otto mesi, abbiamo consegnato 30 appartamenti, addirittura 20 negli ultimi 15 giorni. Ciò a fronte del dato che vede, complessivamente, negli ultimi 15 anni, la consegna di 90 appartamenti in totale. Nei prossimi mesi ci saranno altre consegne – hanno aggiunto – in quanto ormai si è sbloccato un meccanismo che consente di alimentare continuamente la disponibilità di beni per coloro che sono nell’elenco della graduatoria dell’emergenza abitativa. Oltre all’accelerazione dei tempi per la consegna dei beni confiscati alla mafia – hanno concluso – abbiamo fatto un notevole passo in avanti anche per quanto riguarda il contributo alloggiativo. Infatti, sono già stati individuati 200 assegnatari che, sommati a coloro che hanno ricevuto la proprietà di un immobile confiscato alla criminalità organizzata, ci hanno dato la possibilità di raggiungere la cifra di 230 famiglie beneficiarie”.

 

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