“Spennacchiotto” Bersani “si lassa iri” in una intervista a Repubblica. Angelino Alfano, a Palermo per le commemorazioni, non la manda giù. Bersani dixit: “Non si tratta solo di mandare a casa un governo. Dobbiamo superare una fase lunga sedici anni, non due. Dobbiamo liberarci di Berlusconi. Per questo non vado troppo per il sottile e mi rivolgo a tutti. Se è vero che rischia la democrazia, se la posta in gioco è quella, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Accorciamo le distanze tra i partiti che vogliono archiviare questa stagione ed evitiamo veti reciproci”.
Alfano si arrabbia. All’Ansa la sua accorata reprimenda: “Sono inaccettabili e di inaudita violenza le parole pronunciate da Bersani. In Italia c’é una opposizione che invece di chiedere elezioni anticipate se la dà a gambe e vuole, con giochetti di Palazzo, cambiare il quadro politico determinato da libere elezioni”. ”
Nella loro chiarezza – ha aggiunto Alfano – le parole di Bersani sono di una violenza inquietante. In tutte le democrazie occidentali, di fronte ad una vera o presunta difficoltà della maggioranza, le opposizioni chiederebbero di andare al voto per raccogliere le indicazioni degli elettori, ma in Italia non è così: l’opposizione ha paura delle elezioni e con un gioco di Palazzo vuole disfarsi di chi ha avuto il consenso popolare per sostituire al potere le forze che hanno vinto le elezioni”. Ma, secondo il guardasigilli, chi adotta questa strategia “sottovaluta gravemente quale potrebbe essere la reazione di milioni e milioni di italiani che due anni fa hanno votato per questo governo e che si sentirebbero espropriati della sovranità parlamentare”. Per Alfano “rispetto ai giochi di Palazzo del ’95 sono cambiati uomini e soggetti istituzionali. In una logica bipolare non può accadere che grazie ai tatticismi chi ha perso le elezioni possa ritrovarsi a governare”.