PALERMO – Sono passati quasi due anni da quando Nicolas Bertolo ha lasciato Palermo, con la speranza di rilanciare la propria carriera in Messico, più precisamente tra le fila del Cruz Azul. E tra le tracce lasciate dal centrocampista argentino in Sicilia ce n’è sicuramente una che con il calcio ha poco a che spartire. Era una sera d’agosto del 2012, quando Bertolo venne fermato al termine di un inseguimento alla Cala per guida contromano e in stato d’ebbrezza. Un episodio increscioso, e reso ancor più spiacevole dagli insulti e dalle minacce che l’argentino rivolse ai poliziotti presenti sul posto. E così, per Bertolo è arrivato il momento di pagare i danni: il giocatore è stato condannato ad otto mesi per oltraggio a pubblico ufficiale e guida in stato d’ebbrezza, al pagamento di 6.000 euro per le spese processuali e alla sospensione della patente di guida per due anni, oltre che alla confisca del proprio veicolo. La pena detentiva è stata subito sospesa con il rito abbreviato, ma Bertolo non è ancora stato giudicato del tutto, visto che non sono ancora stati quantificati i danni, fisici e morali, da lui inflitti ai tre agenti.
L'ex centrocampista del Palermo è stato condannato per oltraggio a pubblico ufficiale e guida in stato d'ebbrezza, oltre a vedersi sospendere la patente e confiscare l'auto.
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