Fratel Biagio Conte era un costruttore di pace. Ed era certamente disposto a combattere per la pace e la giustizia. Utilizzava il suo corpo come un incruento campo di battaglia, con i digiuni e la presenza assidua dove fiammeggiava il dolore.
Non avrebbe mai lasciato passare un torto contro i poveri e i sofferenti. Era un uomo profetico che manca molto a Palermo e al mondo.
Era un magnifico costruttore di pace, Fratel Biagio. Di quella pace che lotta per un orizzonte altissimo, senza lasciare dietro di sé odio e rancore. Mai sarebbe stato mezzo consapevole di un fine diverso. Mai sarebbe stato interessato alle lusinghe della vanità.
Costruiva con generosità la pace, Fratel Biagio, con il suo carisma. Chi scrive è stato testimone diretto di eventi indimenticabili, con altri, nei giorni del suo addio, nella Missione di via Decollati.
Abbiamo visto acerrimi nemici di un tempo stringersi la mano e abbracciarsi, accanto alla stanza delle ultime ore. Abbiamo visto rifiorire la concordia, dopo il dissidio più adirato.
Tutta la sua vita e la sua morte dimostrano una incrollabile opera francescana. La semplicità dei suoi sandali e del suo saio ha raccontato un cammino umile, impregnato di generosità. La bara disadorna in legno è stata il sigillo conclusivo di colui che amava definirsi ‘piccolo servo inutile’.
Lo scomparso Biagio Conte è entrato, di recente e a più riprese, com’è noto, in più di una osservazione dialetticamente pungente sul finanziamento regionale per il film incardinato sulla sua esperienza. Ovviamente, si può e si deve discuterne, trattandosi di una storia importantissima, fortemente educativa.
Ma, forse, una figura così capace di unire non andrebbe mai trascinata, suo malgrado, in una polemica politica divisiva, dai toni accesi. Ci sono personaggi e sguardi che dovrebbero immancabilmente rappresentare un terreno di incontro, di dialogo rispettoso, perfino nelle differenze.
Il nome di Fratel Biagio Conte rappresenta una memoria sacra di condivisione nell’amore. Altro non gli appartiene. Ricordiamolo sempre.
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