Chi sta vicino a Biagio Conte, ricoverato da giorni in ospedale, per la prova più difficile della sua vita, lo descrive con frasi che vibrano di commozione. “Fratel Biagio – raccontano – è sereno. Parla soltanto dei poveri, degli ultimi e vuole sapere come stanno e che fanno. E’ il suo unico pensiero, anche se è cosciente di un momento non semplice per se stesso. Ripete soltanto questo: non abbandonate i poveri, non dimenticateli… Non dimenticate i poveri”.
I medici hanno spiegato al missionario laico che la sua situazione è “impegnativa”. E’ stata questa – riferisce che è vicino alla Missione – la parola usata. ‘Impegnativo’, in ospedale, è un termine che può avere molti significati, in un quadro, appunto, non facile. Ma non è come l’altra parola che si può sentire pronunciare: ‘irreversibile’, che chiude la porta a ogni orizzonte di guarigione. Vuol dire che ci sono cose che, comunque, si possono fare. Al momento, secondo quanto trapela, si attende l’esito di alcuni esami per decidere la strategia da attuare contro la ‘neoplasia al colon’, il tumore, di cui lo stesso Biagio Conte ha dato notizia, pubblicamente, tramite la voce dei suoi compagni di viaggio, dopo qualche giorno in corsia.
L’altro sentimento predominante di Fratel Biagio – riferiscono i suoi fratelli acquisiti – è la gratitudine. Ha sentito la calda ondata di affetto, nel suo letto in reparto e ne è stato confortato. Lui non comunica direttamente con nessuno, non ha mai avuto nemmeno un telefonino, neppure scarso. Ma gli altri che lo seguono lo informano puntualmente di ogni abbraccio che arriva tramite whatsapp e messaggi. Pure loro stanno soffrendo: Ciccio, il medico, don Pino, il sacerdote che è vicino da sempre, Riccardo, che si occupa di tenere i rapporti con la stampa. E gli altri.
Sono giorni durissimi per la Missione e per Palermo, non si può sottovalutare la gravità degli eventi. Sono i giorni della battaglia per l’uomo con il saio e con la croce che ha sempre avuto fede nel meglio, soprattutto quando tutto sembrava volgere al peggio. E il meglio, nutrito dalla fiducia, si è sempre manifestato come un miracolo. La speranza è che accada di nuovo. (Roberto Puglisi)