BIANCAVILLA. Tutti gli indizi portano a dire che a Biancavilla si sia aperta una vera e propria faida all’interno della criminalità organizzata locale. Appena quarantotto ore fa l’assassinio in via Fallica del 63enne Agatino Bivona ritenuto dagli inquirenti elemento del clan Toscano-Mazzaglia. Ieri, invece, alle 19.40 a cadere sotto i colpi di una semiautomatica è toccato al 19enne Nicola Gioco. Il giovane è caduto sotto i colpi dei suoi sicari mentre stava percorrendo via Pistoia – sembrerebbe stare guidando all’altezza del numero civico 2 -, a pochi passi dal corso principale di via Vittorio Emanuele.
Nicola Gioco dev’essersi subito accorto di ciò che stava per accadere tant’è che nel tentativo di fuggire via, la sua Mercedes Classe A è andata a battere contro un muretto della via (distruggendo il paraurti) prima di arrestarsi di botto. Il finestrino, lato guida, della Mercedes è andato completamente in frantumi e la raffica di proiettili sparatigli contro non gli hanno lasciato alcuno scampo. Ad esplodere i colpi sembrerebbe essere stata una pistola 7,65: in pratica, dello stesso calibro che ha freddato Bivona lunedì sera.
Sul posto, per i rilievi e le indagini, i carabinieri della Compagnia di Paternò che fino a notte fonda sono stati impegnati nel lavoro di indagine sul luogo dell’omicidio. A nulla è servito l’arrivo del personale medico del 118. Nicola Gioco era nipote di Alfredo Maglia: il 41enne freddato lo scorso 28 ottobre nel garage della sua abitazione ad Adrano.