Bilancio, è lite sui numeri| Scontro tra Orlando e il M5s - Live Sicilia

Bilancio, è lite sui numeri| Scontro tra Orlando e il M5s

Il sindaco: "Vogliono aumentare le tasse". I grillini: "Pinocchio, conti allo sfascio".

PALERMO – Sul bilancio del comune di Palermo scoppia fragorosa la polemica tra il sindaco Orlando e il Movimento cinque stelle. Un botta e risposta in cui il Professore e il capogruppo grillino Ugo Forello non se le mandano a dire, dando un antipasto della battaglia d’Aula della prossima settimana.

A dare fuoco alle polveri sono stati anzitutto i pentastellati: “Un bilancio di previsione di lacrime e sangue che destruttura importanti titoli di spesa in settori strategici e che, purtroppo, attesta il profondo stato di crisi economico-finanziaria del Comune , senza lasciare prevedere purtroppo nulla di positivo all’orizzonte. Tagli che, nelle previsioni del biennio 2019-2020, diventano ancora più macroscopici e, a nostro parere, insostenibili: ridotte le spese dal settore dell’istruzione prescolastica e servizi ausiliari all’istruzione, alle politiche giovanili, sport e tempo libero, dal trasporto pubblico locale al sistema della protezione civile, dagli interventi per il diritto alla casa ai servizi cimiteriali. Ciò che più colpisce e preoccupa, però, è la drastica riduzione della spesa (oltre 40 milioni di euro) nel settore dell’urbanistica e assetto del territorio e in quello della tutela del territorio e dell’ambiente: si tolgono cospicue risorse per la difesa del suolo e per la manutenzione di edifici pubblici. Una città sempre più insicura, precaria e fragile che, ancora una volta, si ripiega su se stessa e rinuncia a pianificare e progettare il proprio futuro”.

“Per la Rap – si legge nella nota del M5s – ci sono brutte notizie visto che nel settore dei rifiuti è previsto, nel triennio 2018-2020, un progressivo decremento della spesa. Per la Reset, invece, la quota dei 31 milioni di euro rimane fissa e confermata per il successivo biennio 2019-2020. I servizi a domanda individuale sono quasi tutti ben lontani dal limite minimo di copertura del 36% per comuni, come quello di Palermo, sostanzialmente in stato di deficitarietà strutturale. La lotta agli sprechi, invece, non è efficace, visto che, ad esempio, le spese di funzionamento, anche con riferimento a fitti, spese di condomino e utenze hanno subito un incremento (rispetto al 2017) di oltre due milioni di euro”.

Un attacco a cui prima Orlando ha replicato in modo soft (“Il bilancio è la risposta più completa e chiara che si potesse dare a quei gufi che, ancora in queste ore continuano a straparlare di crisi e tagli indiscriminati che non ci sono stati”), salvo poi rincarare la dose: “Il Movimento 5 Stelle è uscito allo scoperto, sempre più impegnato ad inseguire la destra pre-fascista della Lega. Ecco infatti la loro grande idea per Palermo: aumentare le tariffe dei servizi a domanda individuale portandole al 36%. Abbiamo capito dove pensano di trovare i fondi per il finto reddito di cittadinanza, aumentando i servizi per i cittadini. Quando proporranno l’aumento della Tari?”.

E ancora il M5s: “Il comunicato del Comune di Palermo con cui commenta con toni trionfalistici il bilancio di previsione non è solo ridicolo, ma rappresenta una presa in giro inaccettabile per i cittadini per diversi motivi. I fondi per la tutela dell’ambiente, come quelli per lo sviluppo urbano, si sono sensibilmente ridotti. Altro che capacità di progettazione e visione, i documenti dicono piuttosto che in questo previsionale 2018-2020 si smantella quel poco che si era fatto con tanti sacrifici. La povertà diffusa e l’emarginazione sociale sono piaghe contro cui il Comune negli anni poco ha fatto e che, fortunatamente, verranno davvero affrontate dal Governo del cambiamento, attraverso misure come il reddito e le pensioni di cittadinanza. Per quanto riguarda gli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilitá di cui parla il Comune, sono del tutto insufficienti rispetto al calcolo con il metodo ordinario (circa -150 milioni di euro) e il fondo rischi contenzioso è pesantemente sottodimensionato, come più volte ha rilevato la Corte dei conti. Infine affermare di avere chiuso il disallineamento e avere messo in sicurezza il sistema delle partecipate è inaccettabile e falso, a maggior ragione con la situazione di gravissima crisi della Rap e dell’Amat e lo scarso rendimento dei relativi servizi locali. Adesso basta. Sembra di avere un’amministrazione diretta da Pinocchio, dove i cittadini vengono ingannati da continue bugie. Sfortunatamente per Orlando e la sua giunta, delle parole non ci fidiamo ormai da tempo, sono i documenti che parlano e raccontano una situazione completamente diversa da quella di cui il Sindaco ha il coraggio di vantarsi”.

Ma arrivano anche altri commenti al vilancio. “La manovra salvaguarda i conti del Comune – dice Gianluca Inzerillo, capogruppo di Sicilia Futura – Ci sono le somme per il Sociale e per il Coime e si mette in sicurezza quanto di buono fatto sin qui dall’amministrazione. Come presidente della commissione Attività sociali, non possono che essere soddisfatto per l’aumento dei fondi”.

“Il bilancio previsionale approvato dalla giunta contiene alcuni elementi positivi che rispondono ai rilievi dei revisori dei conti e del Ministero dell’Economia – dice Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Si conferma il percorso virtuoso iniziato col consolidato 2016 e proseguito col consuntivo 2017 che ci consentirà di mettere in sicurezza i conti del Comune. Rimangono alcune criticità su cui bisogna intervenire, tra cui una bassa capacità di riscossione dei tributi, trovando una sintesi che contemperi i vari bisogni della città”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI