Bilancio lacrime e sangue| Sacrifici in vista per i lavoratori - Live Sicilia

Bilancio lacrime e sangue| Sacrifici in vista per i lavoratori

Il cda e l'assemblea dei soci hanno approvato il consuntivo 2012 e il previsionale 2013, e i sacrifici non mancheranno.

TEATRO BIONDO
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PALERMO – Un bilancio di sacrifici, che impone tagli ai compensi di cda e collegio sindacale ma che soprattutto prevede risparmi anche per la spesa sul personale: eccola la manovra correttiva che salva dal baratro il teatro Biondo. Oggi il cda prima e l’assemblea dei soci poi, hanno infatti approvato il consuntivo del 2012 (con un leggero passivo, circa 300mila euro su una manovra da oltre sei milioni) ma soprattutto il previsionale per il 2013.

“Questo era l’unico bilancio possibile ad oggi – dice Vincenzo Manzella, componente del cda in quota Regione – speriamo di poterlo rimodulare migliorandolo”. Una speranza legata a un allargamento dei cordoni della borsa della Provincia, che a fronte di un contributo previsto di 700mila euro ne ha versati appena 140mila; le altre entrate certe proverranno dalla Regione (3,1 milioni), dal Comune (1,5) e 770mila euro dovrebbero invece provenire dal Fus, il fondo spettacoli del governo nazionale, oltre agli introiti provenienti dallo sbigliettamento. Entrate che, sommate, risultano comunque esigue: da qui la necessità di risparmiare almeno altri 300mila euro, incidendo sulle spese generali, sui compensi degli organi direttivi e sul personale, a cui potrebbe essere chiesto un sacrificio sul salario accessorio. Il tutto però dovrà passare dall’accordo con i sindacati: ecco perché il cda ha dato mandato al direttore Pietro Carriglio di convocarli per la prossima settimana. “Siamo contenti che sia stato approvato il bilancio – dice Maurizio Rosso della Cgil – ora però ci aspettiamo una convocazione in tempi brevi per parlare del futuro, di cosa farà questo teatro da qui a cinque anni. Serve un confronto con i lavoratori sul modello di quanto già realizzato al teatro Massimo”.

Ad aiutare il Biondo anche un’interpretazione meno restrittiva della spending review: lo Stabile dovrà infatti restituire al governo il 10 per cento non di tutte le spese dello scorso anno (che sarebbe ammontato a 700mila euro), ma solo di quelle intermedie, ovvero con l’esclusione di quelle artistiche. In questo modo il Biondo dovrà rinunciare ad “appena” 140mila euro. Ma il bilancio, sebbene di lacrime e sangue, restava l’unica possibilità di salvezza per il teatro, che altrimenti avrebbe dovuto portare i libri in tribunale. “Abbiamo garantito la continuità aziendale – continua Manzella – salvando così il teatro”. Nessuna novità, invece, sul fronte direttore artistico: Carriglio ha presentato le dimissioni, di cui però il cda non ha ancora preso atto, e comunque a dicembre scadrà il suo mandato. Il momento difficile, però, induce molti a pensare che Carriglio resterà per ora al suo posto.

 


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