Ars, esercizio provvisorio | Tensione tra Ardizzone e Baccei - Live Sicilia

Ars, esercizio provvisorio | Tensione tra Ardizzone e Baccei

Nel corso di una infuocata conferenza dei capigruppo passa la linea del presidente dell'Assemblea. L'assessore minimizza: "Si poteva votare il bilancio, ma se i deputati sono più tranquilli così...".

Palazzo dei Normanni
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PALERMO – Alla fine sarà esercizio provvisorio. La decisione è stata presa al termine di una infuocata conferenza dei capigruppo che si è svolta oggi nella sede dell’Assemblea regionale, alla presenza del presidente della Regione Crocetta.

E durante la riunione non sono mancate urla e confronti molto tesi. Anche tra “pezzi” di maggioranza. Rappresentati – sebbene nella veste istituzionale di presidente dell’Ars – da Giovanni Ardizzone da un lato e dall’assessore Baccei, appoggiato dal Pd, dall’altro.

Ardizzone ha, in pratica, indicato l’esercizio provvisorio come la via più logica da seguire nell’esame della manovra. Un punto sul quale il governatore ha subito aperto qualche spiraglio. Alla fine di è scelta l’ipotesi di un esercizio provvisorio di due mesi.

L’ipotesi dell’esercizio provvisorio era stata inizialmente respinta, come del resto già avvenuto nelle settimane scorse, dall’assessore all’Economia Baccei. Il ricorso a quello strumento, infatti, avrebbe creato una serie di problemi “tecnici” legati sia alle nuove regole contabili sia alla trattativa con lo Stato per lo sblocco dei 500 milioni mancanti. Il governo aveva proposto semmai una gestione provvisoria. Che portasse insomma all’approvazione del bilancio entro la metà del mese, quando le casse di Palazzo d’Orleans saranno ancora chiuse. Alla fine “passa” la linea richiesta da tempo dal presidente dell’Ars. “Quella dell’esercizio provvisorio – ha detto Ardizzone al termine della riunione – è una strada obbligata”. Per Baccei “quella non è la soluzione che auspicavo, visto che il bilancio era già pronto, ma se i deputati sono più tranquilli così, va bene”. Crocetta infine ha affermato di aver compiuta un’opera di mediazione “che consentirà di esaminare la manovra con più calma”.

Così già tra stasera e domani la giunta lavorerà al nuovo testo sull’esercizio provvisorio che dovrà andare in commissione bilancio già domattina, insieme al Dpef, modificato dopo la bocciatura di una settimana fa. I due provvedimenti quindi domani andranno in Aula per l’approvazione, insieme alla proroga dei 22 mila precari degli enti locali siciliani. “L’esercizio provvisorio di due mesi – ha commentato Crocetta – è il frutto di una giusta mediazione politica. Abbiamo ascoltato tutti e abbiamo deciso che non aveva senso creare nuove divisioni”. Ma la decisione non entusiasma l’assessore Baccei: “Avevamo proposto – ha spiegato al termine della conferenza dei capigruppo – lo strumento della gestione provvisoria, diverso dall’esercizio provvisorio, e comunque in grado di garantire stipendi e pagamenti fino all’approvazione del bilancio. I deputati hanno deciso diversamente e va bene lo stesso, visto che ci limiteremo a riscrivere in dodicesimi il bilancio già approvato in giunta. Certamente – conclude – io l’esercizio provvisorio non l’avrei mai scelto, visto che ci toglierà ulteriore tempo per lavorare alle altre cose”.

Ma la manovra, a prescindere dall’esercizio provvisorio, sta già scatenando critiche. “Come avevamo preannunciato – ha detto il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – la maggioranza si è presentata totalmente squinternata alla Conferenza dei capigruppo, durante la quale doveva essere stilato il calendario dei lavori d’Aula. Purtroppo anche questa volta la montagna ha partorito il solito topolino, un mero esercizio provvisorio di due mesi, che dovrebbe essere presentato domani, 30 dicembre, ma che rischia di non essere approvato entro la fine dell’anno. Di male in peggio dunque, il governo Crocetta naviga ormai a vista, malgrado i tanti annunci e gli innesti di nuovi alleati”.

“L’esercizio provvisorio è la strada giusta e obbligata in questo momento. Risulta evidente che il governo Crocetta prima di inviare la manovra finanziaria in commissione bilancio debba approfondire diverse norme con la maggioranza. E’ giusto creare condivisione sulle riforme e sulle necessarie proposte di sviluppo”. Ha affermato Michele Cimino, deputato di Sicilia Futura e componente della commissione bilancio dell’Ars.

“In un momento in cui l’Assemblea regionale siciliana sta effettuando ingenti tagli per far quadrare la spesa, – dichiara il deputato Mpa Giovanni Greco – mi chiedo il motivo per il quale il Segretario generale della Presidenza della Regione, Patrizia Monterosso, già condannata dalla sezione di appello della Corte dei Conti a rimborsare alla Regione un milione e trecentomila euro per danno erariale ed indagata dalla Procura di Palermo per il reato di abuso d’ufficio relativo al caso degli extrabudget della formazione professionale, continui a ricoprire l’incarico di vertice all’interno della Regione”.

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