Bindi: "Chinnici integerrimo | Sperimentò la solitudine" - Live Sicilia

Bindi: “Chinnici integerrimo | Sperimentò la solitudine”

"La sua eredità è preziosa ancora oggi".

il presidente della commissione antimafia
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ROMA – Rocco Chinnici, assassinato 31 anni fa davanti alla sua abitazione nel primo attentato terroristico mafioso contro una toga, era un “magistrato integerrimo e instancabile che a capo dell’ufficio istruzione del tribunale di Palermo aveva impresso una svolta alle indagini sulla mafia cominciando a seguire le tracce del denaro e a ricostruire gli intrecci tra potere mafioso, affari e politica”. Questo il ricordo di Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia. “Chinnici – osserva Bindi – aveva capito per primo l’importanza di un approccio unitario e il suo ufficio, in cui lavoravano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di fatto funzionava come il primo pool antimafia e stava indagando sugli omicidi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Come più tardi Falcone e Borsellino, sperimentò solitudine e incomprensioni, senza per questo abdicare alla propria missione consapevole dei rischi che correva. Il suo sacrificio – conclude – è ancora oggi una preziosa eredità a cui attingere per rinnovare e rafforzare l’impegno dello Stato per la giustizia e la legalità”.


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