Birgi, ok alla promozione turistica | Presto il bando per le nuove rotte - Live Sicilia

Birgi, ok alla promozione turistica | Presto il bando per le nuove rotte

Il documento riguarda anche Comiso. Corsa contro il tempo per salvare le stagioni 2019 e 2020

Sì della commissione Ars
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PALERMO – Il passaggio in quinta commissione era un atto necessario dal momento che le coperture finanziarie sono regionali e che era stato lo stesso governo a chiederlo: quel via libera, saltato una settimana fa per l’assenza di molti deputati, è arrivato oggi pomeriggio e adesso l’aeroporto di Trapani può tornare a sperare negli effetti benefici del nuovo bando che dovrà attirare l’attenzione delle compagnie aeree europee per le nuove tratte sul ‘Vincenzo Florio’. Con la stagione 2018 ormai sfumata, gli operatori turistici sperano di potere salvare il prossimo biennio. 

Il disco verde al piano di incremento turistico, propedeutico alla stesura della nuova gara, è arrivato dalla commissione presieduta da Luca Sammartino con l’ok del centrodestra e del Partito democratico: astenuta, invece, la pattuglia del Movimento cinque stelle a Palazzo dei Normanni, da sempre critica sullo strumento adottato per il rilancio di Birgi. Il piano di promozione territoriale, che ha un valore di 17 milioni di euro e riguarda anche lo scalo di Comiso, sarebbe ‘a prova di Tar’. Il testo, infatti, è stato scritto anche seguendo i rilievi formulati dai giudici amministrativi che accolsero il ricorso di Alitalia contro il precedente bando di co-marketing, che era stato varato da Airgest, società che gestisce lo scalo trapanese.

Dopo alcuni passaggi burocratici con la Ragioneria Generale e l’assessorato regionale al Turismo, da cui dovrà partire il decreto che stanzia definitivamente le somme, la palla passerà alla stazione appaltante: non più Airgest ma la Cuc Trinakria Sud di Comiso. Il bando biennale, ricorsi permettendo, dovrebbe portare all’individuazione di una compagnia aerea che possa riattivare i flussi registrati negli scorsi anni con Ryanair. Le attese sono soprattutto per il comparto turistico, che ha già visto sfumare la stagione 2018 e che teme per il 2019 e il 2020. “Adesso sono più tranquillo – rileva il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo -, ma lo sarò di più quando vedrò il bando”. Di Girolamo prova a tracciare un obiettivo temporale: “Spero entro agosto-settembre. La nostra è una provincia che vive di agricoltura, pesca e turismo. Grazie all’aeroporto quest’ultimo settore è cresciuto tantissimo negli ultimi anni e poi Birgi serve anche ai trapanesi che hanno necessità di spostarsi nel resto d’Italia e in Europa”. 

Festeggia la deputazione regionale proveniente da Trapani: “Un risultato importante”, sottolinea Eleonora Lo Curto, deputata Udc che però va all’attacco del Movimento cinque stelle: “Ancora una volta hanno fatto ostruzionismo sul Piano astenenendosi e paventando ipotesi di aiuti di Stato che non hanno fondamento – sottolinea -. I grillini lavorano solo per distruggere e non per creare”. Secondo Lo Curto “adesso si apre una fase per risalire la china e per far tornare i vettori su Trapani, con la prospettiva di un’unica società di gestione con Punta Raisi”. Sorride anche il dem Baldo Gucciardi: “L’impegno del governo a sostenere le attività di promozione del territorio è una speranza anche per il futuro dell’aeroporto di Birgi, afferma l’ex assessore regionale alla Salute che poi avverte: “Solo attraverso una rete di strutture ed attività di promozione sarà possibile incrementare l’attività turistico-ricettiva della nostra regione. Un sistema di coordinamento tra vari settori – ricorda Gucciardi – consentirà di incrementare il numero delle presenze e gioverà in maniera indiscutibile anche a ridisegnare il futuro di scali aeroportuali cosiddetti minori come quello di Birgi”. Parole di speranza anche da parte di Giuseppe Galluzzo, deputato messinese vicepresidente della quinta commissione e deputato regionale di Diventerà bellissima: “Il provvedimento era molto atteso ed indispensabile per sbloccare l’iter relativo al bando di co-marketing propedeutico per l’affidamento delle nuove tratte alle compagnie aeree – afferma -. Così come auspicato, si garantirà, quindi, un indotto economico ed occupazionale essenziale per quei territori”.

Sorride anche il presidente di Airgest, Paolo Angius: “E’ stato premiato il lavoro fatto dalla società di gestione in collaborazione con i sindaci del territorio che desidero ringraziare per la collaborazione e la fiducia mostrata – afferma -. Auspico che il decreto che stanzia definitivamente le somme venga firmato dall’assessore già nelle prossime ore per potere consentire l’avvio delle procedure pubbliche di gara. Dopo la ricapitalizzazione questo è un ulteriore fondamentale passo per il rilancio dell’aeroporto”. L’assemblea dei soci di Airgest, infatti, pochi giorni fa ha varato un aumento del capitale sociale pari a 12,5 milioni di euro.

*Aggiornamento ore 20.58
“Non vogliamo assolutamente compromettere la programmazione dei vettori per la stagione Summer 2019 dei due aeroporti Comiso e Birgi che tra l’altro si deve presentare entro settembre 2018, ma al contempo non possiamo essere superficiali. Non si deve rischiare che nella fretta si agisca con superficialità commettendo gli stessi errori fatti nel bando precedente provocando una nuova paralisi”. Lo dichiarano in una nota i deputati M5S all’Ars. “Pur volendo accogliere tutte le soluzioni prospettateci dal governo – spiegano i deputati – per il nuovo appalto di servizi degli aeroporti minori, il progetto presentato da Airgest ci è sembrato carente, e troppo simile allo schema precedente; abbiamo esaminato il tutto meticolosamente, anche con l’aiuto di esperti, e abbiamo rivolto al Governo domande puntuali e precise, ma ci sono troppe ombre che potrebbero provocare nuovi ricorsi. Se il governo continua su questa linea, potrebbe provocare ancor di più il tracollo della già debole economia dei territori dove ci sono i nostri aeroporti minori. In ogni caso – sottolineano ancora i deputati – un bando che ancora una volta tentasse di finanziare con risorse pubbliche attività di marketing di interesse del vettore, con spese che sarebbero dunque di competenza dello stesso, potrebbe andare incontro a censure di ogni genere, sia perché sotto il profilo della legittimità dell’appalto sia perché può configurare un aiuto di Stato ‘mascherato’ di cui beneficia la compagnia aerea, perciò incompatibile con le regole sulla concorrenza. Sappiamo tutti benissimo – continuano i deputati M5s – che il TAR ha già bocciato il precedente appalto di servizi e governo e maggioranza non sono riusciti a spiegare alla Commissione come saranno superate le censure precedenti, rischiando di incorrere negli stessi madornali errori. Abbiamo inoltre chiesto i pareri legali a supporto del nuovo bando, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Per questo abbiamo assunto la decisione di astenerci. Bisogna fare le cose per bene. Il territorio non potrà reggere ulteriori ritardi e un secondo fallimento”.


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