“Bisogna anche apparire onesti | Mi dimetto da deputato dell’Ars” - Live Sicilia

“Bisogna anche apparire onesti | Mi dimetto da deputato dell’Ars”

Il deputato Cinquestelle è stato rinviato a giudizio per le “firme false”. L'addio a Sala d’Ercole

Giorgio Ciaccio
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PALERMO – Il deputato regionale del Movimento cinque stelle Giorgio Ciaccio si dimette. Il parlamentare grillino che oggi è stato rinviato a giudizio per la vicenda delle “firme false” ha deciso di lasciare Sala d’Ercole. Ne ha dato notizia sul proprio blog personale: “Stop. Il mio cammino all’interno delle istituzioni – scrive Ciaccio – finisce qui. Continuerò a sposare, come prima e più di prima, la causa del Movimento 5 Stelle e della Sicilia, ma fuori dal Parlamento. Nei prossimi giorni formalizzerò le mie dimissioni da sala d’Ercole. Un rappresentante della massima Istituzione regionale, diceva Paolo Borsellino, ‘non deve soltanto essere onesto, ma deve anche apparire tale’. Cosa che il mio rinvio a giudizio – prosegue – rischia di compromettere, proiettando ombre sul mio operato futuro e rischiando di danneggiare il progetto politico del Movimento 5 Stelle, che ho rappresentato con onore all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana”.

Al di là delle dimissioni, però, Ciaccio rivendica la bontà del lavoro svolto in questi anni, anche a Palazzo dei Normanni: “Chi mi conosce – scrive infatti – e, soprattutto conosce la mia storia personale, sa chi sono e che tipo di lavoro istituzionale ho portato avanti in questi quasi cinque anni, come portavoce del Movimento 5 Stelle e sa che ho sempre posto al centro delle mie battaglie il bene collettivo e la salvaguardia delle istituzioni.

Attorno a questi aspetti – prosegue – ho costruito un percorso di coerenza etica che ha avuto lo scopo di gettare le basi per costruire un modello virtuoso di gestione della cosa pubblica per le generazioni future. Di tutto ciò vado profondamente fiero. Sono fiero anche di avere trovato attorno a me 13 splendidi compagni di viaggio, con i quali ho condiviso e portato avanti un progetto politico strepitoso, che si è contrapposto costantemente ad un sistema politico/amministrativo marcio ed a tratti corrotto da interessi personali o di potere”.

Un cammino che negli ultimi mesi è stato reso più difficoltoso da una malattia che Ciaccio ha coraggiosamente “raccontato” e combattuto. “Sono stati per me – ricorda – anni di grande fatica, di rinunce, di sacrifici, di tempo sottratto alla mia attività ed alla famiglia, ma ripagati dalla soddisfazione di ascoltare, parlando con la gente e stando tra la gente, i risultati del mio stesso lavoro. Ora, però, mio malgrado, devo fermarmi. Nonostante il regolamento interno del Movimento non preveda le dimissioni, – spiega Ciaccio – penso sia doveroso fare un passo indietro. O meglio, di lato come direbbe Beppe Grillo. Sarò, infatti, sempre a fianco dei ragazzi che si stanno spendendo per questo grande progetto politico di rivoluzione culturale. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto in tutti questi anni. Adesso – conclude – tocca a voi”.


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