MINEO. Nuova clamorosa protesta degli immigrati ospitati presso il Cara di Mineo. Stamani alle prime luci dell’alba, oltre cento immigrati di etnie diverse hanno bloccato, con l’ausilio di tronchi d’albero e grossi massi reperiti sui bordi della carreggiata, la SS. 417 che congiunge Catania a Caltagirone per proseguire sino a Gela. Forti i disagi si sono registrati per chi oggi ha percorso quella strada. Il traffico nelle due direzioni è stato dirottato, infatti, sulla SS 385. I motivi sono gli stessi che hanno portato già nei mesi scorsi gli immigrati a scene di protesta simili a quelle di stamani: la lentezza nelle risposte circa lo status di rifugiato politico e il rilascio dei permessi di soggiorno. Ultima nell’ordine ti tempo, si ripresenta dunque il problema dei richiedenti asilo che, giunti in Sicilia e compiuti tutti gli obblighi di riconoscimento, attendono parecchi mesi, qualcuno di loro lamenta anche l’anno, di permanenza all’interno delle strutture di accoglienza. Il cara di Mineo oggi è fonte di reddito per molte famiglie del calatino, fra addetti interni e dipendenti delle cooperative che si sono aggiudicati i servizi di accoglienza, ristoro e pulizia del villaggio, motivo, a dire degli immigrati, che rallenterebbe tutte le procedure al fine di garantire i livelli occupazionali.
La protesta intanto pochi istanti fa sembrerebbe essere rientrata: la statale 417 è tornata nuovamente percorribile. Ciò è stato reso possibile dal fatto che sono giunte direttamente dalla prefettura di Catania garanzie sul fatto che, nei limiti del possibile e del personale, il vaglio di tutte le istanze, sarà quanto più celere possibile.