Nordi: 6. Nessuna responsabilità sulla rete subita. Per il resto risponde presente quando viene chiamato in causa.
Lo Bue: 6. Non demerita al cospetto degli avanti salentini, acquisisce coraggio con il trascorrere dei minuti. Tra le certezze della retroguardia granata.
Pagliarulo: 6. Soffre l’intraprendenza di Falco ad inizio partita, poi sale in cattedra offrendo il suo contributo come di consueto.
D’Aiello: 5. Imperdonabile la leggerezza che consente a Foti di apporre il sigillo che si rivelerà decisivo ai fini del risultato. Qualche sbavatura anche in fase di possesso.
Rizzi: 6. Buona personalità e facilità di corsa: caratteristiche fondamentali per un esterno di difesa. Sfiora la rete del pari in apertura di ripresa.
Tedesco: 6. Solito gladiatore, detta i tempi di gioco della squadra insieme a Caccetta. Prova a sorprendere Benassi da lontano in un paio di circostanze, senza fortuna.
Basso: 5,5. Non una delle sue migliori prestazioni. Pecca di brillantezza nella serata più importante, ma l’impegno non è assolutamente da mettere in discussione.
Caccetta: 5,5. Mette in mostra un certo nervosismo, che inevitabilmente influisce sulla sua gara. Tenta di pescare il jolly da lontano in almeno tre occasioni, ma la mira è da perfezionare.
Abate: 5. Prestazione insufficiente quella dell’ex centravanti del Siracusa. Poco mobile, non riesce mai ad impensierire la difesa del Lecce.
(76’ Docente): sv. Poco più d’un quarto d’ora per lui.
Madonia: 6. Le principali apprensioni per la retroguardia salentina sono frutto delle giocate dell’idolo di casa. Non al meglio, è costretto a lasciare il campo poco prima dell’ora di gioco.
(58’ Romeo): 5,5. Riceve pochi palloni giocabili, peraltro non sfruttati a dovere. Ancora lontano dalla migliore condizione.
Mancosu: 5,5. Gara al di sotto dei suoi standard. Talvolta risulta impacciato, probabilmente risente dell’importanza della posta.
(65’ Gambino): 6. Cerca di creare scompiglio in area avversaria, senza tuttavia rendersi particolarmente pericoloso.