CATANIA – Non sarà una fotocopia della giunta guidata da Raffaele Stancanelli, anche se potrebbe assumerne qualche contorno. Con le forze ancora da recuperare del tutto, il nuovo sindaco di Catania, Salvo Pogliese, eletto con numeri bulgari grazie anche alla spinta degli alleati, sarebbe già al lavoro per stabilire la composizione della nuova Giunta comunale. Di cui si conoscono già 4 nomi, ma che potrebbe riservare interessanti sorprese. “I nomi saranno scelti di concerto con gli alleati” – ha dichiarato più di una volta il primo cittadino, ma i rumors su chi siederà dove, si fanno sempre più insistenti. E indiscreti.
Roberto Bonaccorsi potrebbe occupare nuovamente la poltrona di vice sindaco e quella di assessore al Bilancio. Troppe le competenze – e le conoscenze, specie della situazione finanziaria e del piano di riequilibrio, redatto proprio dall’ex sindaco di Giarre, perché il neo sindaco non ne approfitti. In particolare in questa fase delicatissima per l’ente comunale per cui potrebbe ancora essere dichiarato il dissesto.
Ludovico Balsamo, altro nome già depositato con le liste, dovrebbe ottenere la delega alle Attività produttive. Ipotesi più che probabile considerato il fatto che il consigliere uscente era presidente della commissione consiliare al Commercio fino a qualche giorno fa. Sport e mare dovrebbero andare a Sergio Parisi, altro assessore designato, uomo di sport, presidente della Fin e vice presidente del Coni siciliano. Anche per lui sarebbe una replica dell’esperienza – per quanto brevissima – maturata al fianco di Raffaele Stancanelli.
Difficle, al contrario, ipotizzare la delgea per il quarto degli assessori designati, Fabio Cantarella, avvocato penalista e vicesindaco uscente del comune di Mascalucia guidato da Giovanni Leonardi. Dopo aver rinunciato al ruolo in squadra con Vincenzo Magra, neo eletto sindaco di Mascalucia che avrebbe già trovato con sostituirlo, in accordo con la coalizione, il legale sarebbe prontissimo a rimboccarsi le maniche e lavorare per Catania.
Una donna potrebbe ottenere la delega alla cultura, ma sembra poco probabile se non addirittura da escludere che questa possa essere nuovamente Marella Ferrera, stilista di fama che ha già ricoperto il ruolo nella giunta Stancanelli.
All’urbanistica potrebbe spuntare il nome di Paolo La Greca: il docente universitario fa d’altronde parte del tavolo che ha affiancato Pogliese nella redazione del programma elettorale ed è stato elemento fondamentale per la redazione del nuovo Piano regolatore lavorato dall’ultima giunta di centrodestra e poi abbandonato in un cassetto dalla passata amministrazione. Coinvolgerlo, per il nuovo sindaco, potrebbe essere utile ad accelerare sulla questione, ma gli impegni accademici del professore potrebbero frenare questa ipotesi.
Nella squadra del sindaco Pogliese poi, dovrebbero trovare posto altri tre assessori, espressione diretta degli alleati che hanno lavorato nel corso dell’ultima campagna elettorale, Alessandro Porto per l’Udc, formazione alla quale pubblicamente l’eurodeputato aveva assicurato una poltrona in giunta, Carmelo Coppolino per Catania in azione – che non ha superato lo sbarramento per una manciata di voti – e Giuseppe Lombardo, nome da sempre in pole e mai smentito, per Grande Catania.
Una possibilità per cui l’esponente azzurro ha sempre lasciato spiragli, affermano a Livesicilia la volontà di ascoltare le proposte degli alleati e accettarle, in caso il nome proposto sia in linea con gli intendimento del primo cittadino. Per questi, nelle prossime ore Pogliese dovrebbe incontrare singolarmente i rappresentanti della coalizione e poi, in un secondo momento, tutti gli alleati.
A meno di scelte effettuate fuori dall’ambito della coalizione, nominando magari qualcuno vicino all’ex sottosegratario Castiglione o al sentore Firrarello che, anche senza lista, hanno comunque sostenuto Pogliese. Massimo Pesce, anche lui ex assessore stancanelliano, potrebbe essere un nome da spendere. E la foto con il neo sindaco potrebbe essere un segnale.