BRUXELLES – “Ci sono ancora dei punti oscuri che altre istituzioni devono chiarire”: a parlare è il ministro degli Esteri, Emma Bonino prima del Consiglio Affari , chiarendo la sua posizione sul caso dell’espulsione dall’Italia della moglie e della figlia dell’ex dissidente kazako Ablyazov.
“Per quello che seguo in solitario e con grande attività dal 1 giugno, di fronte a istituzioni del Paese che continuavano a ripetere che tutto era regolare, la mia preoccupazione è stata difendere questa signora”, ha detto il ministro degli Esteri riferendosi alla Shalabayeva. “Ritengo altresì che ci siano punti oscuri che altre istituzioni debbano chiarire”, ha continuato la Bonino rispondendo ai giornalisti che chiedevano se i diritti umani nel caso Ablyazov siano stati violati.
Allontanare l’ambasciatore kazako dell’Italia? “Stiamo ancora valutando”, ha risposto il ministro. “La mia prima preoccupazione è non indebolire per reazione o controreazione la nostra presenza ad Astana”, ha aggiunto Bonino. “Da quando è stata provata la superattività dell’ambasciatore kazako abbiamo preso una serie di iniziative per risolvere la questione, ma senza contraccolpi che indeboliscano la nostra presenza e capacità di assistenza”, ha aggiunto la titolare della Farnesina. “Non vorrei che alla fine restassimo con una presenza più indebolita con l’avvicinarsi del generale agosto. Indubbio è che l’attuale ambasciatore kazako in vacanza, dopo questi avvenimenti, non sarà più una persona molto utile nemmeno per i kazaki”.
[Fonte Ansa]