ROMA – Chi soffre di diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, oltre a dover cambiare il proprio stile di vita deve spesso seguire una terapia insulinica e tenere sotto controllo la malattia per scongiurare il rischio di conseguenze ancora più invalidanti come nefropatia, retinopatia e maculopatia.
In Italia, milioni di persone soffrono di diabete. In loro soccorso l’Inps ha confermato il cosiddetto ‘bonus diabete’, un contributo economico riservato alle persone che soffrono in modo più o meno grave di diabete.
Bonus diabete, l’assegno
Per il 2025 è previsto un assegno mensile che va dai 315 euro ad un massimo di 525 euro, la cifra varia a seconda del grado di invalidità accertata, che deve partire da un minimo del 74%.
Come richiedere il bonus diabete
Per accedere al bonus diabete, è necessario aver riconosciuto almeno il 74% di invalidità. Il primo passo per inoltrare la richiesta è consultare il proprio medico di famiglia che prescriverà una serie di esami specialistici e visite per confermare la diagnosi di diabete e valutarne la gravità. Una volta completati gli esami, il medico curante si occuperà di inviare la documentazione medica all’Inps. Questo passaggio è cruciale per avviare il processo di valutazione dell’invalidità e ottenere il bonus diabete.
Una volta ottenuto il numero di protocollo del certificato medico, il paziente dovrà presentare la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile all’Inps, tramite il portale online. L’Istituto, a questo punto, convocherà il paziente per una visita presso la Commissione medica, che avrà il compito di valutare il grado di invalidità in relazione al diabete e alle sue complicanze, in modo tale da poter ottenere il bonus diabete.
In caso di esito positivo si avrà diritto all’assegno di invalidità e alle altre agevolazioni già previste dalla legge, incluso il congedo straordinario fino a due anni per chi necessita di assistenza continua.
Altre agevolazioni per i pazienti diabetici
I pazienti affetti da diabete oltre al bonus diabete hanno diritto ad altre agevolazioni, in particolare: esenzione dal ticket sanitario che copre esami e farmaci relativi al diabete; accesso alle categorie protette, con agevolazioni nell’ambito lavorativo; pensione anticipata, in presenza di specifici requisiti di contribuzione: servono 55 anni e 7 mesi di età per le donne e 60 anni e 7 mesi per gli uomini, se si hanno almeno 20 anni di contributi e con invalidità minima dell’80%.
Tra gli altri vantaggi a disposizione delle persone diabetiche figurano anche le agevolazioni fiscali sui veicoli: prevista una detrazione del 19% sulle spese per l’acquisto o l’adattamento di veicoli destinati al trasporto di persone con disabilità.