PALERMO – Il Mov139 continua inesorabilmente a perdere pezzi. Stavolta a dire addio alla maggioranza orlandiana è Serena Bonvissuto che ieri ha comunicato al sindaco la sua decisione: “Dopo 18 mesi di esperienza nel gruppo di maggioranza, con rammarico comunico di aver maturato il convincimento di lasciare il gruppo Mov139, senza alcuna vena polemica ma spinta dalla volontà e dalla speranza di poter fare di più nell’interesse della collettività relativamente al mio ruolo istituzionale; ringrazio il sindaco per avermi dato l’opportunità di far parte del consiglio comunale di Palermo”. La consigliera non ha ancora dato comunicazione all’Aula della decisione e mantiene il riserbo sul proprio futuro.
Ma la Bonvissuto potrebbe non essere l’unica a cambiare casacca. Le sirene del Pd suonano forte in tutta l’Aula e sarebbero diversi gli esponenti di maggioranza a stare pensando di abbracciare la causa democratica prima delle Europee. Movimenti che sono il sintomo di un malessere sempre più profondo all’interno del gruppo orlandiano. A conti fatti, dalla proclamazione ad oggi, la maggioranza ha perso ben otto componenti scendendo a 22: Giorgio Calì (andato al Centro Democratico), Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti (rimasti in Idv), Loris Sanlorenzo (emigrato al Pd), Rita Vinci (auto-sospesa), Sandro Leonardi e Orazio La Corte (che hanno fondato Leva democratica).
Di contro, il Pd ha visto aumentare (e non di poco) i propri componenti: oltre agli iniziali Teresa Piccione, Carlo Di Pisa e Rosario Filoramo, sono arrivati Loris Sanlorenzo (ex Mov139), Antonella Monastra e Fabrizio Ferrara (eletti con Ora Palermo), Giovanni Lo Cascio (un tempo Udc). E altri sarebbero pronti ad arrivare. Intanto, dentro il Mov139 in molti lasciano trapelare di aver accolto con favore l’appello di Pippo Russo a una Leopolda in salsa palermitana: una prospettiva che riscuote consensi trasversali e potrebbe essere l’escamotage per una convergenza con Matteo Renzi.