PALERMO – Cerimonia di consegna delle borse di studio intitolate a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per i dieci “migliori” giovani laureati in Giurisprudenza di Sicilia. Teatro dell’iniziativa la Sala Gialla del Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento regionale. Una premiazione finalizzata “a promuovere attività di ricerca-studio sulla criminalità organizzata al fine di favorire lo sviluppo della cultura antimafiosa nella società”, oltre che a potenziare “l’azione di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso”. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, con finanziamento ricevuto dall’Assemblea regionale siciliana. Tra i presenti alla cerimonia, il “padrone di casa” Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Leonardo Guarnotta, segretario della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, ed ex componente del pool antimafia, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Barbara Evola, assessore comunale alla Scuola, Giuseppe Di Chiara e Vincenzo Militello, rispettivamente ordinario del dipartimento di Scienze giuridiche presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, e ordinario di Diritto penale dello stesso ateneo.
“Oggi premiare il merito e l’impegno dei giovani è fondamentale per combattere la mediocrità che ci circonda e ci soffoca – ha commentato Ardizzone -. La differenza tra le generazioni attuali e quelle di prima è che le precedenti avevano vergogna dei propri difetti, oggi invece assistiamo ad un passo indietro, si è infatti indulgenti, o peggio, ci si ‘autoassolve’ rispetto alla mediocrità”. Secondo il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana “la genesi di questa pericolosa tendenza va individuata nel fatto che le persone deputate ad essere modello per gli altri abbiano abdicato al proprio compito, e così facendo si è lasciato campo libero alla mediocrità”.
Durante il proprio discorso Ardizzone si è più volte rivolto ai giovani vincitori della borsa di studio in onore di Falcone e Borsellino: “L’augurio migliore che posso farvi è quello di non andare ad ingrossare le fila dei cattivi maestri. I cattivi maestri – ha spiegato – non sono solo coloro che si ammantano di prediche bellissime ma razzolano malissimo, ma anche quelli che per sfogare i propri fastidi verso alcuni loro colleghi o avversari, per avere il proprio tornaconto, esaltano ogni scorrettezza possibile. Ciascuno di voi è chiamato ad emulare modelli come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a farsi cioè testimone di un modo nuovo di vivere la sfera pubblica. Per questo vi dico – ha concluso Ardizzone – sull’esempio di Falcone, rimbocchiamoci le maniche e cambiamo la nostra Terra perchè la Sicilia, a qualunque costo, merita di essere amata”.
Le borse di studio sono state consegnate a Salvina Finazzo; Vincenzo Salvago; Cristina Ingrao, Andrea Sciortino, Ambra Camilleri; Roberta Patti; Marianna Scalici; Teresa Accardo; Silvia Piccione; Federica Licata.
