CATANIA. Il boschetto della playa è stato riaperto, eppure non tutti sembrano appieno soddisfatti delle sue condizioni. Incuria e scenari poco rassicuranti, secondo il parere di alcuni, continuerebbero – ormai da mesi – a imperare nei 28 ettari di verde della città. Con l’estate che incalza è oramai entrato nel vivo il periodo dell’anno in cui la gente è più desiderosa di vivere e frequentare parchi e spazi all’aria aperta. Proprio il boschetto della playa è fra i luoghi a cui la città è particolarmente legata. Peccato che da mesi però si rincorrano polemiche e appelli per sollecitare più frequenti e costanti interventi di manutenzione.
Il boschetto era stato chiuso al pubblico il novembre scorso. L’interdizione era stata disposta dall’amministrazione comunale a seguito dello straripamento avvenuto a fine ottobre del laghetto artificiale che si trova all’interno dell’area. In un’intervista del dicembre scorso rilasciata al nostro quotidiano l’assessore all’Ecologia, Rosario D’Agata aveva assicurato di stare lavorando ad un piano piano d’interventi per riqualificare l’area e per far contestualmente partire la realizzazione del parco avventura. Il boschetto è stato riaperto da poco, ma non tutto sarebbe tornato come prima. E del parco avventura nessuna traccia.
Quest’ultimo prevederà una concessione di spazi pari a un quinto dell’intera superficie. C’era anche già il nome della ditta appaltatrice: La 5 Nodi. Il Comune era dunque impegnato a realizzare una serie di attività preliminari necessarie per consegnare l’area alla ditta aggiudicataria del bando. Ma sui tempi nessuna garanzia. L’ennesimo blocco dei lavori sarebbe stato di recente legato alla realizzazione del chiosco che dovrebbe sorgere all’interno del parco avventura.
Ma distanza di qualche mese ecco che sui social si scatenano proteste condite di dispiacere da parte di coloro che denunciano di essersi ritrovati dinanzi a un’area visibilmente trascurata, quando questa potrebbe invece rappresentare una meravigliosa risorsa per la città. L’ultimo solo in ordine di tempo è il post pubblicato su facebook da Giolì Vindigni, noto esponente del comitato No Pua, in cui lamenta la grave situazione di abbandono e degrado in cui verserebbe il boschetto.
“Cronaca di una domenica mattina al boschetto della plaia. – scrive Vindigni – Bici caricate in auto e via al Boschetto della Plaia. Cerchiamo il Parco avventura che doveva essere pronto a maggio del 2015 realizzato dalla 5 nodi s.n.c. di Francesco Petralia, unica “impresa” a presentare un progetto.
La 5 Nodi società formatasi pochi mesi prima del bando, ideato dall’amministrazione Stancanelli e proseguito dall’amministrazione Bianco, al momento dell’aggiudicazione ha un capitale sociale di 1.000 euro. Il Parco avventura non c’è. I lavori sono iniziati, ma sono fermi da un anno. Chiedo all’assessore D’Agata perché nonostante il contributo pubblico per la realizzazione, l’autorizzazione per la costruzione e la gestione di un chioschetto per la somministrazione di cibi e bevande, l’avvio dei lavori, è tutto bloccato? Sembra la riproposizione della vicenda del solarium di San Giovanni Li Cuti.
Il Boschetto è sporco, pieno di rifiuti, senza nessuna sorveglianza, ma cosa più grave passeggiando in bici ci ritroviamo io, mia figlia ed altri 2 ciclisti circondati da circa 50 cani randagi che si avvicinano con fare aggressivo, con molto sangue freddo riusciamo a riprendere la marcia di ritorno io e mia figlia davanti e la coppia di ciclisti, che ringrazio ancora, dietro a coprire la “ritirata”. Cosa intende fare l’amministrazione, aspettare che succeda una tragedia prima d’intervenire? Termino con una riflessione, in tutta Italia, ma anche in gran parte della Sicilia, Oasi, Riserve, Parchi pubblici, spiagge e via dicendo sono una risorsa per la comunità. Invece a Catania, l’Oasi del Simeto, il Boschetto, la spiagge libere, i parchi, versano in uno stato di degrado vergognoso. Sorge il sospetto che, nella nostra città, da anni, scientemente, i beni pubblici vengano abbandonati, per poi venire “donati” ai privati che, con alterne fortune e fantasiosi progetti, cercano di realizzarvi speculazioni e grandi guadagni”.
La replica dell’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata. “Purtroppo ci sono stati dei rallentamenti a causa di alcuni intoppi burocratici. Non è dipeso da mancanze da parte dell’amministrazione. Il parco avventura prevede la realizzazione di un piccolo chiosco per il quale occorre ottenere delle precise autorizzazioni. La direzione urbanistica l’ha già rilasciata, il genio civile credo si stia apprestando a rilasciarla, quindi penso che quanto prima possa esserci una ripresa dei lavori per il chiosco. Nel giro di qualche mese dovrebbero essere ultimati. Per quanto riguarda la manutenzione stiamo già svolgendo dei lavori di manutenzione nell’area. Sicuramente si potrebbe fare di più, ma a me non risulta sia così sporco e così degradato. A ogni modo faremo immediatamente le dovute verifiche. I cani randagi purtroppo sono dovunque, non solo al boschetto. Ce ne sono tanti anche a causa dei vari abbandoni non solo di cani ma anche di cuccioli da parte di padroni che non rispettano l’obbligo di microchip”- conclude D’Agata.