La Corte Suprema del Brasile ha deciso di includere l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro tra gli indagati per l’assalto agli edifici istituzionali compiuto dai suoi sostenitori l’8 gennaio scorso.
Una richiesta, in questo senso, era stata avanzata dal procuratore generale del Brasile, Augusto Aras che ipotizza i reati di “istigazione e paternità intellettuale” in merito all’assalto, in particolare per aver pubblicato un video “che mette in dubbio la regolarità delle elezioni presidenziali del 2022”.
Trovata in casa dell’ex ministro della Giustizia Torres una bozza di decreto che ipotizzava il ribaltamento del risultato delle elezioni di ottobre vinte da Lula.