Una tragedia immane, una notizia che ha gettato nello sconforto più profondo tutto il quartiere di Brancaccio. Una giornata di festa e spensieratezza è sfociata nel dramma, nelle lacrime di tutti coloro che conoscevano il piccolo Bryan e la sua famiglia. Il bambino, che aveva 4 anni, è morto annegato ieri, nel giorno della Festa della Repubblica: con i genitori, il fratellino e alcuni amici si trovava sulla spiaggia di Termini Imerese, nei pressi dell’area industriale, dove da diversi anni esiste il divieto di balneazione. Una zona di conseguenza senza alcun servizio di sorveglianza e di salvataggio, dove già in passato si erano sfiorate tragedie. Ieri l’epilogo peggiore: il bimbo è stato notato a faccia in giù, in mare, e non respirava. Poco prima, in base a quanto i testimoni hanno raccontato, stava giocando con i coetanei.
Urla e disperazione
Urla, disperazione e tentativi di soccorso si sono rivelati inutili. Bryan è stato subito tirato fuori dall’acqua, qualcuno in spiaggia ha cercato di rianimarlo, ma il piccolo non dava segni di ripresa. A quel punto i genitori, che vivono dalle parti di corso dei Mille a Palermo, hanno portato il piccolo al pronto soccorso, ma i medici dell’ospedale ‘Cimino’ di Termini Imerese, dopo un’ora, hanno accertato che non c’era più nulla da fare. Per accertare le cause del decesso il magistrato di turno ha disposto l’autopsia e adesso si indaga per ricostruire nel dettaglio le fasi della tragedia. Intanto, in attesa che la salma venga restituita ai familiari, il quartiere piange per Bryan.
La zia: “Non ho più forze”
Decine i messaggi sui social che mostrano la foto del bambino felice in spiaggia: “Amava andare al mare – dice un’amica di famiglia – e proprio il mare ce lo ha strappato. Spero che i genitori abbiano la forza di affrontare questa terribile realtà”. Strazianti le parole della zia del piccolo: “Vita del mio cuore, non ho più forza. Non è giusto morire così, cuore della zia tua, come mi chiamavi tu. Ci hai dato un grande dolore vita mia, ti aspettiamo qui”. “Non ci sono parole per quanto e accaduto – è un altro dei messaggi per la famiglia – nessuna parola può fare riempire il vuoto che rimane dentro. Bisogna avere speranza in Dio e tanta fede che dia tanta forza per affrontare questo immenso dolore. A voi il nostro cordoglio, vi siamo vicini”.
Un altro bimbo grave a Villagrazia di Carini
In queste ultime ore gli inquirenti hanno ascoltato i genitori del bimbo, i parenti e gli amici presenti in spiaggia. A raccontare gli ultimi momenti di Bryan Puccio prima della tragedia anche i primi soccorritori, tra cui il giovane che lo ha portato a riva. Intanto un’altra tragedia sfiorata si è verificata in provincia di Palermo. A Villagrazia di Carini per la precisione, dove un bimbo di 8 anni è caduto nella piscina privata che si trovava a casa della nonna. E’ stato ricoverato in condizioni disperate all’ospedale di Villa Sofia.