PALERMO – La frazione di Ficuzza, in provincia di Palermo, rischia di restare isolata: a quanto riferiscono i cittadini i pullman Ast, ambulanze e mezzi delle forze dell’ordine ormai hanno serie difficoltà a raggiungere la piazza principale del piccolo centro a causa delle pessime condizioni in cui versa via Vittorio Emanuele, ovvero il corso principale. Al momento nessun cantiere è partito e nessuna risposta certa è arrivata ai cittadini da parte delle autorità competenti: “Da due anni cerchiamo di fare risolvere la situazione e far mettere a posto la strada – dice Giulio Pillitteri – ma non riusciamo a trovare risposte definitive dal sindaco di Monreale Piero Capizzi”. La frazione di Ficuzza, infatti, vive in un intricato incrocio di responsabilità suddivise fra il comune di Monreale e quello di Corleone: zone del piccolo paese sono di competenza del sindaco Capizzi altre sono in capo all’amministrazione corleonese, al momento commissariata per infiltrazioni mafiose.
“Proprio qualche giorno fa qui a Ficuzza si sono svolti i campionati mondiali di orientering (Sport che premia chi riesce a esplorare con sicurezza un territorio sconosciuto. È caratterizzato da una gara a cronometro, ndr) – spiega Pillitteri – sono arrivate migliaia di persone. I pullman a stento sono riusciti a raggiungere il nostro paese. Le buche di quel che rimane del manto stradale sono enormi e profondissime. Non si può più andare avanti così. L’Ast minaccia di eliminare la fermata qui a Ficuzza, Capizzi ci deve dare delle risposte concrete e precise – attacca il cittadino -. Questa confusione burocratica non fa che peggiorare la situazione della nostra frazione”.
La risposta del primo cittadino di Monreale non si è fatta attendere: “La situazione è sotto controllo, abbiamo già individuato la società a cui affidare i lavori e investiremo più di 300mila euro per il ripristino di alcune arterie stradali di nostra competenza”. Se il problema è in cima alle priorità di Capizzi, le tempistiche però restano ancora incerte: “Stiamo sottoscrivendo le polizze assicurative – dice – al netto dei tempi tecnici i cantieri potrebbero partire nel giro di due settimane”.

