Cosa avevi oggi Palermo? La domanda nasce spontanea. Il Palermo perde a San Siro con il Milan e ci può stare, ci può stare anche subire i rossoneri, ma non giocare mai una palla e non riuscire mai a tirare in porta, è qualcosa quasi d’inspiegabile. Il Palermo perde da “spettatore”, è come se non avesse giocato a calcio, è come se fosse sceso in campo come un condannato a morte, con la consapevolezza di essere inferiore e di andare incontro ad una certa sconfitta. E sconfitta, ovviamente, è stata, perché così, con un atteggiamento da “bandiera bianca”, perdi solo e basta.
Tutti bocciati, non si salva nessuno dalla debacle di San Siro, impossibile trovare un migliore in campo tra i rosanero. Incredibili alcuni commenti di pura euforia sul Milan, la formazione di Allegri ha vinto perché contro questo Palermo questa sera avrebbe vinto chiunque. E basta. Passo indietro, quindi, i rosa vengono rimandati all’esame di maturità. Cronaca.
Mangia recupera Miccoli e lo schiera al fianco di Hernandez, sulla destra c’è Bertolo, mentre a sinistra Ilicic. Nel Milan confermato il trio Ibra-Cassano-Robinho. Al 4’ Hernandez prova subito a beffare Abbiati dalla distanza, palla decisamente alta. Al 13’ rimpallo e contro rimpallo e Cassano si ritrova davanti a Tzorvas sbagliando però la conclusione. Occasione ghiotta per la formazione di Allegri. Ancora Cassano dopo pochi minuti ci prova ma Tzorvas è decisivo nell’uscita e fa sbagliare il calciatore barese. Al 25’ Ibra scappa in posizione netta di fuorigioco e con un diagonale chirurgico lambisce il palo. La partita si trascina con ritmi blandi, manca lo spunto dei singoli. Al 37’ grande Tzorvas, doppia parata su Robinho, e pericolo scampato, ottimo l’intervento del portiere greco.
Al 40’ il predominio del Milan si trasforma in gol: Ibra apre per Aquilani che mette al centro e Nocerino, l’ex, spinge in rete, 1-0 e il campano che non esulta per rispetto dei suoi ex colori. Palermo inesistente nella prima frazione di match, neanche un tiro in porta e poca inventiva a centrocampo. Nella ripresa Mangia cambia, fuori Miccoli, dentro Alvarez, con Ilicic trequartista alle spalle di Hernandez. Al 55’ ancora Milan, Ibra apre per Robinho che trova una prateria e batte Tzorvas per il gol del 2-0. Tutto troppo facile per i rossoneri che quasi si stupiscono dell’atteggiamento remissivo dei rosa. Palermo fermo, la sosta ha fatto male e Cassano mette a segno la terza rete su cross di Abate.
Incredibile come i rosa non riescono ad opporre resistenza senza creare nulla, una non-prestazione. Entrano Pinilla e Alvarez, ma cambia poco, soprattutto nell’atteggiamento mentale della squadra che soffre troppo quando Ibra e Cassano avanzano minacciosamente. Nei minuti finali non accade più nulla, il Milan fa passerella e il Palermo passeggia…