Via Buonriposo tra buio, caos e mezzi pesanti: "Una trappola"

Buio, mezzi pesanti e caos: così via Buonriposo diventa una trappola

Tutte le criticità e gli interventi necessari lungo la via ad alto rischio

PALERMO – L’insidia è dietro l’angolo. Non solo traffico perenne, caos e problemi alla viabilità, ma anche scarsa illuminazione e segnaletica poco visibile. Si tratta delle criticità che rendono la via Buonriposo ad alto rischio, soprattutto per i pedoni. In cinque mesi si sono verificati due incidenti mortali, anche se su due diversi tratti. A maggio ha perso la vita Salvatore Aliotta, 71 anni. E’ stato travolto dallo scooter guidato da un minorenne all’incrocio con la via Oreto. Il 25 ottobre, il tragico incidente che è costato la vita Grace Opoku, 25enne investita da un pullman dell’Ast.

Il tavolo per la sicurezza stradale

Via Buonriposo si trasforma puntualmente in una trappola: la situazione sarà affrontata nel corso del primo incontro del tavolo per la sicurezza stradale, promosso dal consigliere comunale Tiziana D’Alessandro. “Ho richiesto agli uffici competenti interventi urgenti da effettuare in via Buonriposo e aree limitrofe – spiega -. Mi sono recata personalmente sul posto per verificare le criticità su questo tratto viario”.

“Marciapiede occupato dalle auto in sosta”

D’Alessandro entra nel dettaglio: “I marciapiedi sono occupati da auto parcheggiate, creando problemi a pedoni, persone con disabilità e mamme con passeggini. Il marciapiede sotto il tratto del cavalcavia è molto stretto e costringe i pedoni a camminare sulla carreggiata. Si tratta di una strada a doppio senso – precisa – che aumenta il rischio per i mezzi pesanti, compresi i pullman, i quali non dovrebbero transitare in questo tratto”.

“I pedoni deovno invadere la carreggiata”

“Inoltre, pochi metri prima del sottopassaggio, si trova una fermata Amat, collocata sul marciapiede, anche in questo caso occupato da auto in sosta. I pedoni sono dunque costretti a sostare sulla carreggiata per aspettare l’arrivo dell’autobus”. Ma non finisce qui, perché l’area in cui si è verificato l’incidente che è costato la vita a Grace Opoku è anche poco illuminata, come sottolinea ancora D’Alessandro.

“Illuminazione scarsa”

“L’illuminazione sotto il cavalcavia è insufficiente e peggiora la situazione nelle ore serali. La segnaletica verticale e orizzontale non evidenzia adeguatamente i passaggi pedonali e i tratti più critici. Ritengo urgente un sopralluogo congiunto tra il servizio di Viabilità e Mobilità urbana, polizia municipale, Amat e Ast, per definire interventi immediati”.

“Segnaletica poco visibile”

“E’ necessario valutare limitazioni al transito dei mezzi pesanto sotto il calvalcavia e predisporre regolamentazioni più stringenti per evitare la sosta irregolare sul marciapiede. Sono da prendere in considerazione – conclude – interventi per migliorare la segnaletica stradale e l’illuminazione, mettere in sicurezza le fermate Amat e ampliare i marciapiedi. Bisogna evitare in tutti i modi altre tragedie”.


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