Buongiorno al 2023 nella Sicilia che ha bisogno dei fatti - Live Sicilia

Buongiorno al 2023 nella Sicilia che ha bisogno dei fatti

L'analisi dello stato di fatto e gli auguri di LiveSicilia

PALERMO – Buongiorno al 2023 nella Sicilia che ha bisogno dei fatti ma ha smesso da tempo di sognare che sia possibile cambiare ogni cosa. Buongiorno a chi non si arrende e ogni giorno fa grande questa terra, da imprenditore, professionista, operaio o casalinga.

Buongiorno al 2023 a chi crede ancora nei diritti e nei doveri e non ha ceduto alle sirene che fanno risuonare i privilegi, elargiti da chi gestisce la cosa pubblica per alimentare il tornaconto del proprio apparato.

Buongiorno al 2023 nella Sicilia che continua a incontrare difficoltà per recuperare la caduta del prodotto interno lordo subita tra il 2008 e il 2014: parliamo del meno 13%. Un fatto aggravato dal trend positivo iniziato in Italia nel 2015, che ha continuato ad aumentare le differenze con l’isola.

Buongiorno al 2023 nella Sicilia dei Comuni isolati, spesso difficili da raggiungere, dal Palermitano all’Ennese. Per non parlare di Caltanissetta e dei numerosi borghi messinesi. La difficoltà di collegamento e l’assenza di interventi concreti hanno lasciato praticamente invariata la percentuale di occupazione delle aree interne e di quelle rurali negli ultimi 10 anni. Il tasso si aggira intorno al 40%, contro il 74% del Trentino. Di contro la quota di lavoratori che percepiscono sussidi è quasi doppia, rispetto alle regioni del Nord, in Sicilia.

Buongiorno al 2023 nella terra in cui un giovane di sesso maschile su due è disoccupato, (48,8% in Sicilia, 12% Bolzano). Ed è allarmante il dato delle giovani donne: la disoccupazione si avvicina al 60%. Complessivamente, il tasso di occupazione in Sicilia è il più basso in Italia: 41,1% nel 2021 contro il 69% del Trentino.

Buongiorno al 2023 nella terra incastonata nel Mezzogiorno, in cui la diffusione dei servizi educativi conferma lo storico divario col Centro Nord. Il Nord-est e il Centro Italia confermano un livello di di copertura dei servizi per i bambini sotto i 3 anni rispettivamente del 34,5% e 35,3%. Il Nord-ovest si attesta al 31,4%. Drammatica la situazione al Sud e alle Isole con il 14,5% e 15,7%.

Se la Valle d’Aosta ha un livello di copertura del 43,9%, la Sicilia è un disastro col 12,4%. Vuol dire che ogni 100 abitanti ci sono meno di 13 posti autorizzati nei servizi educativi per l’infanzia.

Buongiorno al 2023 nella terra in cui, ancora oggi, una buona amicizia in politica vale più di una laurea. E il discorso non cambia per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione, dove “l’aiuto” serve a smaltire code e a realizzare ogni desiderio.

Buongiorno al 2023 in una terra che è stata madre di esponenti autorevoli del mondo della cultura, delle professioni e che segna il battito di cuori carichi di passione

Buongiorno al 2023 da LiveSicilia. Ogni giorno, con una squadra di grandi professionisti e professioniste, saremo sul campo per raccontarvi tutti i retroscena. (direttore@livesicilia.it)


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