PALERMO – I toni sono quelli della battaglia legale. Seppure composta quella degli avvocati della Italo Belga è una stoccata ai pubblici ministeri.
“Fermo restando che le autorizzazioni della Italo-Belga sono valide ed efficaci, apprendendo dalla stampa che c’è una richiesta di sequestro delle cabine avanzata dall’ufficio della Procura a quello del Gip – spiega l’avvocato Tricoli – si può affermare che la lettura della Procura è molto intelligente, perché culturalmente orientata, ma il diritto è altra cosa”.
Stamattina i legali hanno consegnato nuovi documenti al giudice per le indagini preliminari Fernando Sestito. Tra cui, un giudizio di compatibilità emesso dalla Soprintendenza il 30 ottobre 2013 su richiesta avanzata dalla Italo-Belga nel luglio precedente. Il parere riguardava la palizzata in legno che delimita il confine fra la spiaggia e la passeggiata, già inclusa nel progetto originariamente autorizzato dallo Soprintendenza.
“Il giudizio di compatibilità – aggiunge l’avvocato Raffaella Geraci – è stato concesso in un momento in cui, secondo la lettura della Procura, l’autorizzazione era già scaduta. Se è vero ciò che viene affermato oggi avrebbero dovuto non sono solo non autorizzare la staccionata in legno, ma addirittura avrebbero dovuto di rimuovere tutto ciò che c’era nella spiaggia. Evidentemente – conclude il legale – l’autorizzazione, come è giusto che sia, allora fu ritenuta valida perché legata alla scadenza della concessione fissata al 2015”.
