Passa ancora una volta dal calcio la saga dei fratelli Miccichè. Con l’elezione a presidente della Lega di Serie A di Gaetano, il banchiere scelto dalle squadre del massimo campionato per sbloccare un impasse che si protraeva da anni. Calcio e Miccichè, un binomio collaudato quasi quanto quello Miccichè e potere. Già un altro dei quattro fratelli palermitani, figli del patriarca Gerlando già ai vertici del Banco di Sicilia, si era seduto nelle stanze dei bottoni, cioè Guglielmo, che è stato a lungo vicepresidente del Palermo calcio. Di calcio, invece, Gianfranco si occupa solo da tifoso, sfegatato, della Juventus. Passione trasmessa dal padre Gerlando, che però lasciò libertà di tifo alla prole (ma con promessa di abiura per l’Inter). Ai match dei bianconeri il presidente dell’Ars non rinuncia. E capitava a volte di incontrarlo la sera in un noto locale palermitano per vedere il match di coppa con amici e collaboratori, magari ai margini di una riunione politica. Curiosa coincidenza, malgrado la vicinanza di Gianfranco a Silvio Berlusconi, il milanista di casa è proprio Gaetano, pezzo da novanta di Banca Intesa, già ad di Banca Imi, già nel cda di Telecom e Aitalia, oggi in quello di Rcs, insomma, un habitué dei salotti buoni, anzi buonissimi, della finanza italiana. Che tentò addirittura il Pd pochi mesi fa, quando si sparse la voce che i renziani di Davide Faraone gli avessero fatto la corte per candidarlo alla presidenza della Regione. Proprio lui, il fratello del regista del centrodestra che dall’altra parte stava incollando i cocci dell’alleanza per lanciare la corsa di Nello Musumeci. Ovviamente non se ne fece nulla.
Protagonisti nati i fratelli Miccichè. Tutti e quattro (il quarto è Gabriele, che si occupa di comunicazione), chiamati con nomi di battesimo che iniziano per “G”. Gianfranco, appassionato d’arte, conserva una parodia del “futurismo rivisitato” di Mario Schifano con le sagome dei ragazzi Miccichè al posto di quelle di Marinetti, Boccioni e compagni. Difficile vederli in pubblico insieme. Accadde qualche anno fa per la grande festa, 500 invitati, per i 90 anni di papà Gerlando.

