Mafia, 21 anni a Seminara: "Il boss voluto da La Rocca" - Live Sicilia

Mafia, 21 anni a Seminara: “Il boss voluto da La Rocca”

Il pronunciamento della Corte d’appello di Catania
SENTENZA D'APPELLO
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MIRABELLA IMBACCARI. Il 2022 si chiude malissimo per il boss di Cosa Nostra Salvatore Seminara, quell’anziano pastore del Calatino che negli ambienti mafiosi chiamano “zio Turiddu” e che a un certo punto si è ritrovato in mano l’eredità mafiosa di uno dei più pericolosi capimafia della Sicilia centro-orientale. A lui, infatti, nonostante fosse detenuto, secondo gli investigatori era finito lo scettro del suo storico amico Francesco La Rocca, sanguinario ‘padrino’ scomparso l’anno scorso, che dalla propria zona di riferimento a metà tra Caltagirone e San Michele di Ganzaria era finito per assumere un potere enorme, tale da fargli dettare legge sulla mafia di una macro-area sin quasi a ridosso del territorio di pertinenza dei Santapaola-Ercolano.

Ed è proprio questo l’oggetto del processo per cui Seminara, adesso, ha preso una nuova condanna, 21 anni in appello per associazione mafiosa aggravata dal ruolo di capomafia a Caltagirone nel 2016, lui che condanne analoghe le ha già ricevute, e in quel caso sono pure definitive, pure a Enna, dove ad un certo punto, tra il 2008 e il 2014, lo stesso La Rocca lo aveva imposto come suo uomo di fiducia, allo scopo di far ripartire le attività di Cosa Nostra, letteralmente devastata da pentimenti, arresti e denunce. La Corte d’appello di Catania adesso ha ridotto per Seminara la pena inflitta dal Tribunale collegiale di Caltagirone, che era stata di ventisei anni, in uno stralcio del processo Kronos, che segue un’inchiesta del Ros dei Carabinieri, dove zio Turiddu si era ritrovato praticamente da solo. Pena che adesso scende a 21 anni. Si tratta comunque di una sentenza ancora teoricamente annullabile in Cassazione, a cui potrebbe fare ricorso il suo avvocato, Francesco Azzolina.

Questa condanna, ad ogni modo, non è la sola inflitta a Seminara in questo ultimo scorcio di anno, perché nel frattempo la Corte di Cassazione ha reso definitivi i 26 anni inflittigli dal Tribunale di Enna, per i fatti del processo Good Fellas, dove era imputato da solo. Questa inchiesta, in particolare, riguarda il ruolo avuto da Seminara nella riorganizzazione di un gruppo mafioso a Leonforte, in provincia di Enna, sgominato dalla polizia. Condanne che si sommano tra loro e che si aggiungono a quella praticamente già scontata da “zio Turiddu” al processo Old One, anche se va detto che sull’imputato pesa la scure di una condanna all’ergastolo presa, ma anche lì solo in appello, per un delitto di mafia avvenuto in territorio di Raddusa, di cui è ritenuto il mandante.


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