CATANIA – “Noi non facciamo campagna acquisti”. L’assessore alle Attività produttive del Comune di Catania e militante di Fratelli d’Italia, Ludovico Balsamo, rispedisce al mittente le accuse del segretario regionale dem, Anthony Barbagallo, che ha denunciato “la campagna spregiudicata del centrodestra” a Palazzo degli Elefanti e i tanti “cambi di casacca”. Un’uscita di fuoco arrivata all’indomani dell’inchiesta Sipario. “L’onorevole Barbagallo dimentica – continua Balsamo – che nella passata consiliatura furono ben nove i consiglieri a passare dal centrodestra al centrosinistra. È fisiologico. La gente cambia idea. Sta accadendo anche Roma, dove più di un parlamentare sta aderendo a FdI o alla Lega”.
E perché sta avvenendo?
“Quando vieni eletto e il tuo partito fa l’esatto contrario rispetto a quanto affermato in campagna elettorale, è normale essere attratto da chi è rimasto coerente con gli elettori”.
Assessore, rimaniamo però agli equilibri di Palazzo degli Elefanti.
“Non ho bisogno di aggiungere altro: il centrodestra non ha fatto e non fa nessuna campagna acquisti. Punto”.
Quanto possono imbarazzare il centrodestra le notizie emerse con l’inchiesta Sipario?
“Bisogna fare una chiara distinzione: il voto ai consiglieri di Municipalità non incide per nulla sulla corsa per il primo cittadino. Sono due schede distinti e non c’è alcun effetto trascinamento. Si tratta di una polemica assolutamente inutile”.
Ne è certo?
“Se la magistratura confermerà le gravissime accuse rivolte al consigliere di quartiere, che peraltro è anche un finanziere dello Stato, il sindaco Pogliese e Fratelli d’Italia ne prenderanno assolutamente le distanze”.
Quanto i nuovi equilibri in consiglio comunale influenzeranno quelli in seno alla Giunta?
“Sarà compito del sindaco Pogliese rispondere, che fino a oggi ha dimostrato saggezza e serietà. Nonostante alcune liste non abbiano superato lo sbarramento, ci sono ancora gli assessori in Giunta. Il sindaco ha voluto rispettare fino in fondo il loro impegno nella campagna elettorale. Sicuramente ci sarà un momento in cui si farà il punto della situazione”.
Quando arriverà questo momento?
“Non lo chieda a me, la prego, è più giusto che lo chieda direttamente al primo cittadino”.
Parliamo allora del suo settore, immagina che le chiusure da Covid avrebbero colpito anche questa pasqua?
“Ahime, non c’è più di che meravigliarsi. Ci aspettavamo un cambio di passo con Draghi, ma dobbiamo registrare che la natura dei provvedimenti adottati è la medesima dello scorso governo”.
Intanto il territorio catanese paga sia in termini di presenze turistiche che di consumi. Cosa teme?
“Catania ha un indotto importante che rischia una crisi davvero nera. Come tutti i Comuni a forte vocazione turistica e commerciale, siamo penalizzati due volte. È chiaro che se gli spostamenti tra le regioni sono bloccati, non si riesce a intravedere un ritorno alla normalità”.
Una crisi già segnata dalla mancata celebrazione della festa di Sant’Agata, non trova?
“Assolutamente, una nota dolente. Chissà se per Sant’Agata d’estate, grazie alle vaccinazioni, ci potrà essere un allargamento delle maglie”.
Intanto c’è da sperare sia nella campagna vaccinale che nella bella stagione. Ingredienti che dovrebbero permette la riapertura almeno dei ristoranti. Lo scorso anno si ebbe un profilo favorevole a concedere ampi spazi di suolo pubblico, cosa farà quest’anno il Comune per sostenere la ristorazione?
“L’Amministrazione catanese, a prescindere dal Covid, si era già dichiarata molto favorevole a concedere spazi a chi lavora. Nel novembre del 2018 avevamo approvato, in via sperimentale, un provvedimento che permetteva agli esercenti di sfruttare il sedime stradale. La Giunta è già pronta a rinnovare il tutto”.
Solo questo?
“Stiamo lavorando affinché gli esercenti possano procedere con dei rinnovi biennali. Un meccanismo che varrebbe come una manna dal cielo per i nostri uffici, che potrebbero essere sgravati da una grossissima mole di lavoro. Così come per gli stessi esercenti, che sarebbero alleggeriti dal carico burocratico”.
Perché questa attenzione al personale interno?
“Già ne ho parlato al sindaco, servirebbe potenziare l’organico. Nel giro di due mesi ci sarà la necessità di emettere oltre duemila provvedimenti, rischiamo l’implosione”.
Avrete però il supporto di un corpo dei vigili urbani rinforzato, o no?
“Senz’altro. Si tratta di giovani unità che si stanno rivelando all’altezza del compito. Mi auguro che una parte di loro sia messa a disposizione nei controlli commerciali nel momento in cui ci saranno i rinnovi e le nuove concessioni”.