“La delibera sul taglio dei vitalizi agli ex deputati è ora all’esame dell’ufficio di presidenza di Montecitorio“, così il presidente della Camera Roberto Fico ha dato la notizia dell’iniziativa parlamentare targata M5S-Lega. La misura – infatti – è una di quelle contenute del contratto di governo siglato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Secondo quanto fanno evincere fonti della Camera, la delibera prevede un superamento dell’attuale sistema dei vitalizi previsti per gli ex parlamentari e un ricalcolo con sistema contributivo. La decisione finale non potrà però prescindere dall’attività congiunta con il Senato e con il relativo ufficio di presidenza. Nello specifico, la misura dovrebbe andare a toccare 1.338 del 1.400 vitalizi erogati attualmente da Montecitorio, con un risparmio che ammonterebbe circa a 20 milioni di euro. Un caso limite sarà quello degli assegni che oggi si aggirano intorno ai 4mila euro: è prevista infatti una riduzione dastica dell’80%, che porterebbe il vitalizio ad appena 700-800 euro.
Esulta il vice premier pentastellato Luigi Di Maio, che ieri su twitter ha definito gli assegni per gli ex parlamentari un “privilegio insopportabile”, rivendicando la paternita politica dell’iniziativa A sostegno della misura “giallo-verde” anche i deputati di Fratelli d’Italia. Ancora de definire la scelta delle altre opposizioni, ma né da Forza Italia, né dal Partito Democratico sembra esserci la volontà di ostacolare il provvedimento.