PALERMO- “Ho un debito. Alla fine di tutta la questione telecomunicativa con i sosia radiofonici dell’onorevole Vendola, io ho fatto un po’ la figura del Calandrino di turno, ma chi ci ha perso senza averne alcuna colpa è proprio l’onorevole Vendola, che si è trovato oggetto di un attacco tanto virulento quanto inatteso ed ingiustificato”. Lo scrive su Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Campanella, che aveva denunciato una telefonata del leader di Sel per cercare di attirarlo nel suo partito, prima di scoprire che si trattava di uno scherzo telefonico.
”Non c’era ombra di malafede nel mio comportamento, ma l’accusa’ a Nichi Vendola “era tale che se l’avessero fatta a me, mi sarei imbestialito”, afferma il senatore 5 Stelle. ”So cosa vuol dire essere oggetto di attacchi immotivati e so che lasciano un sapore amaro. Gli devo le mie scuse”, conclude.