CAMPOBELLO DI MAZARA (TP) – Campobello di Mazara, il paese dove si nascondeva il superboss Matteo Messina Denaro, scende in piazza, ancora una volta, per ribadire il “No alla mafia” e lo farà domani, alla vigilia del 31/o anniversario dell’attentato del 23 maggio ’92 in cui persero la vita nell’autostrada all’altezza di Capaci il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Il corteo
Tutti gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado di Campobello si riuniranno in piazza Garibaldi alle 10.15. Il corteo muoverà fino all’Istituto tecnico per geometri, dove si terrà il convegno “La memoria e l’impegno”, che vedrà gli interventi di Salvatore Inguì, referente di Libera, e dell’avvocato Giovanni Chinnici.
Cerimonia commemorativa
Interverranno il sindaco Giuseppe Castiglione, dirigenti e docenti scolastici. Martedì, invece, il sindaco di Campobello di Mazara parteciperà alla cerimonia commemorativa organizzata, al Tribunale di Marsala, dalla sottosezione marsalese dell’Associazione nazionale dei magistrati per “non dimenticare” la strage di Capaci.
Castiglione: “Studenti devono capire la ferocia del potere mafioso”
“È importante che i nostri studenti – dice il sindaco Castiglione – ricordino il sacrificio dei servitori dello Stato morti per mano della mafia, affinché acquisiscano piena consapevolezza di quanto sia feroce il potere mafioso. Il valore dell’insegnamento che ci ha lasciato il giudice Giovanni Falcone non deve, infatti, essere disperso, ma deve costituire un esempio per tutta la società civile, a partire proprio dai ragazzi, che devono proseguire il cammino per la legalità, la democrazia e la libertà. Un cammino che vede protagonista proprio la nostra Campobello, una cittadina che sta vivendo un momento particolarmente difficile, ma che, dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, può finalmente guardare con fiducia verso un riscatto e verso un futuro libero dal condizionamento mafioso”.