CAMPOBELLO DI MAZARA – L’assessore ai lavori pubblici del comune di Campobello di Mazara, Stefano Tramonte, si è dimesso dopo il diktat del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, e del segretario provinciale, Domenico Venuti che hanno ritirato il sostegno al sindaco, Giuseppe Castiglione.
I fatti finiti sotto la lente d’ingrandimento del Pd
I vertici del partito hanno dichiarato “incompatibile” la presenza dell’assessore Tramonte in giunta “con il mantenimento di ruoli e di tesseramento nel Partito Democratico”. Nello studio dell’architetto Tramonte, ormai ex assessore, avevano prestato servizio sia Lorena Lanceri che Martina Gentile: la prima è in carcere insieme con il marito, Emanuele Bonafede, con l’accusa di avere favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro, la seconda è indagata per favoreggiamento. Alla fine, Tramonte rassegna le proprie dimissioni non senza un certo senso di malessere. Una decisione presa controvoglia ma “da uomo di partito” come si legge in una lunga missiva inviata al sindaco e ai vertici del Pd. “Nonostante in questa circostanza non condivida modalità e presupposti delle scelte fatte, da uomo di partito sono rispettoso dei processi interni e delle gerarchie presenti al suo interno, ma altresì non mi esimerò dall’esprimere, nelle opportune sedi di dibattito, le mie riflessioni e i miei pensieri su tali scelte, in quanto esigo e sono sicuro di ricevere altrettanto rispetto per le mie idee e per il mio operato, al fine di concorrere in modo positivo alla riflessione doverosa che il partito si trova ad affrontare”, scrive l’ormai ex assessore.
Tramonte si difende
“Il malumore nasce perché i dirigenti dei partiti non si confrontano con gli iscritti del territorio e fanno intendere che queste persone erano miei impiegati, non è cosi”, dice Tramonte a Live Sicilia. E ci tiene a mettere i puntini sulle i. “Le chiarisco con assoluta certezza che la signora Lanceri Lorena non lavorato nel mio e condiviso studio professionale, ma ha solo collaborato da disegnatrice per sola commissione professionale non dipendente come artatamente qualcuno lascia intendere disonestamente e che la signora Martina Gentile nel 2014 ha solo fatto il tirocinio nel mio studio condiviso professionale visto, che per disgrazia, lo studio è convenzionato con l’università di Palermo”, spiega a Live Sicilia.
“Le dovute considerazioni le faremo nei luoghi opportuni”
“La signora Lancieri fino alla fine ci ha mentito, io mi considero una vittima di questa situazione”, continua e rivendica l’azione amministrativa della giunta campobellese. “Sono un uomo di partito e subito ho agito di conseguenza, malumore o meno, la mia azione da uomo di partito imponeva le dimissioni. Le dovute considerazioni e gli scambi di opinione li faremo nei luoghi opportuni ammesso che si possa discutere nei territori periferici”, dice. “Ne avevamo parlato dell’opportunità di restare o lasciare la giunta ma la politica è fatta di impegni assunti e aspettative di chi ti ha votato, ci sono dei successi amministrativi ottenuti e altri che stavamo ottenendo”, insiste. E annuncia: “Ho digerito tutto e mi dedicherà in maniera più attiva nella mia professione”.