PALERMO – Decide di rispondere, si professa innocente e spiega il contenuto delle intercettazioni che lo riguardano. Riamondo Santinelli, 37 anni, arrestato nel blitz antimafia a Camporeale, ha convinto il giudice per le indagini preliminari che ha deciso di scarcerarlo dopo l’interrogatorio di garanzia.
L’indagato, si legge nell’ordinanza con cui il Gip Lirio Conti ha revocato la misura cautelare, ha fornito “spiegazioni alternative del contenuto dei dialoghi captati e delle condotte ritenute illecite. Gli indizi comunque sussistenti a carico del suddetto non possono più ritenersi qualificati dal requisito della gravità”.
Secondo l’accusa, Santinelli avrebbe addirittura ricoperto il ruolo di “amministratore degli interessi della famiglia mafiosa” per conto del reggente Antonino Scardina. Gli avrebbe anche fatto da autista e smistava le disposizioni sulla gestione dei terreni e dei pascoli.
Santinelli, assistito dagli avvocati Marco e Valentina Clementi, ha spiegato di avere solo lavorato nelle terre di Scardina e di essere stato pagato. Nessun ruolo mafioso, solo duro lavoro. E l’incarico di autista? Capitava che gli desse un passaggio come accade spesso in paese.
Coinvolto nel blitz assieme ad altre cinque persone per Santinelli è arrivata l’immediata scarcerazione.

