L'investitura di Cancelleri | "Governeremo la Sicilia" - Live Sicilia

L’investitura di Cancelleri | “Governeremo la Sicilia”

Giancarlo Cancelleri e Palazzo d'Orleans

La promessa dal palco: "Rivolteremo la Regione come un calzino". Nuti contro Orlando: "Buco Amat".

Palermo, italia a 5 stelle
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PALERMO – Dieci minuti di intervento che assomigliano tanto all’investitura di candidato governatore e l’abbraccio con “quel padre di famiglia che è Beppe Grillo”. Tanto è bastato a Giancarlo Cancelleri per lanciarsi nella corsa per Palazzo d’Orleans: il suo è stato l’ultimo intervento sul palco di Italia a 5 Stelle prima del leader. Sono passati quasi quattro anni da quando Grillo attraversò a nuoto lo stretto di Messina “e aprì quel cerchio – ricorda l’europarlamentare Ignazio Corrao, tra i più vicini a Cancelleri – che portò i nostri ragazzi all’Ars”. Quella volta vinse il centrosinistra di Rosario Crocetta, “che è stato un governatore peggiore dei suoi predecessori”. Cancelleri riprende quel filo interrotto quattro anni fa: insieme con lui c’è l’intero gruppo parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana: “C’è una Sicilia da far volare, da riprendere in mano – dice -. La storia ci sta mettendo davanti una sfida importante non possiamo che accettarla. La vittoria – prosegue – non sarà il cambiamento ma la possibilità di mettere in atto quel cambiamento”. Si dice “fiducioso” nel successo finale “ma quando andremo al governo della Regione – continua -, non faremo nulla da soli. Con noi ci saranno cinque milioni di siciliani a rivoltare questa terra come un calzino, a dire alla vecchia politica che è finito il gioco e che devono andare a casa”.

Cancelleri, che comunque ha sempre sottolineato la necessità del voto on line per l’individuazione del candidato governatore, incassa anche l’ok del sindaco di Ragusa Federico Piccitto. La prima fascia tricolore siciliana del Movimento 5 stelle si rivolge direttamente a lui: “Sono trascorsi quattro anni di vuoto assoluto, Giancarlo non possiamo permettere che questo accada di nuovo “. Nessun cenno alle Regionali, invece, da Riccardo Nuti, deputato palermitano che guarda invece alle Amministrative di primavera nel capoluogo e attacca a testa bassa Leoluca Orlando, uscito vincitore dal confronto con lo stesso Nuti nel maggio 2012: “Il Comune di Palermo conta complessivamente ventimila dipendenti e nonostante questo numero le strade sono piene di rifiuti e di buche. A un chilometro da qui la Tecnis, che sta facendo i lavori dell’anello ferroviario sono aumentati da 75 a 100 milioni di euro e ora sono fermi, i commercianti di quelle vie stanno fallendo, perché i lavori sono fermi”. L’affondo di Nuti sull’Amat, l’azienda di trasporto pubblico urbano: “E’ quasi in fallimento e chiuderà il bilancio con meno di 15 milioni di euro, il debito dell’Amat è di 46 milioni di euro. Le conseguenze le pagano i lavoratori che lavorano bene e i cittadini. Palermo ha le tasse più alte di Italia – ha aggiunto – Quando c’era Cammarata c’era lo scandalo Amia, con il sindaco Orlando c’è lo scandalo Amat”.

 Sul palco del Foro Italico non c’è ancora il candidato sindaco dei pentastellati per Palazzo delle Aquile, visti i ritardi nei controlli dei curriculum dei 122 aspiranti consiglieri comunali, ma Nuti ricorda comunque che “adesso per la città c’è la possibilità di cambiare”. Poi il deputato avverte: “Il M5s non segua la classica logica della politica per il consenso. Abbiamo bisogno di un viaggio lungo e più faticoso, ma al tempo stesso più bello”.

 


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