Cannolo amaro? - Live Sicilia

Cannolo amaro?

Le prospettive
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Raffaele Lombardo i cannoli

Raffaele Lombardo i cannoli

Siamo davanti a un crepuscolo o siamo al cospetto di un difficoltoso tentativo di resurrezione dell’alba nelle tenebre oscure diffuse da instancabili complottardi? Qualcuno – nel discorso della corona di Lombardo – ci vedrà un evento apocalittico di fine regno,  simile all’episodio dei cannoli che decretò, più della sentenza, il decesso politico di Totò Cuffaro. La certificazione di una crisi, il riflesso gastrico e disperato di un uomo che si sente accerchiato e dà fuoco alla Santa Barbara del suo patrimonio politico. Muoia Raffaele con tutti i Filistei. E le facce, scrutate nello schermo ieri, la dicevano lunga sulle reazioni psicosomatiche alla torrentizia oratoria lombardiana. Cracolici appariva perplesso, ed è comunque uomo dai nervi saldissimi che tante ne ha viste e conosciute. Nei suoi occhi si leggeva uno sgomento insolito e una irrequieta domanda filosofica: con questo ci siamo imbarcati?
E le labbra secche di Caterina Chinnici, attraversate da tremiti e mordicchiamenti di puro nervosismo. E gli occhioni spiritati dell’assessore (Massimo) Russo, invano cauterizzati dall’ampiezza della mascella volitiva. Un bravo il presidente se lo merita di cuore, purchessia. Dal punto di vista scenico, la sua interpretazione è stata da oscar. Cracolici, prima, e Leontini, poi, ci hanno provato a imitarlo, soprattutto nelle gradazioni del viso paonazzo e nel timbro istrionico della voce. Hanno fallito. La platea di riferimento era grandissima.  Ieri davanti alla tv c’era gente che aveva preso mezzo giorno di ferie, come per la finale dei Mondiali.
Siamo al crepuscolo, dunque? Siamo alla definitiva sentenza del cannolo amaro? Siamo all’esplosione della Santa Barbara? Chissà. Raffaele Lombardo ha sicuramente acceso il cerino e si aggira dalle parti dell’esplosivo. Con le sue allusioni ha lasciato intendere che se volesse, potrebbe. Tuttavia al momento non vuole (e non può). Si muore con tutti i Filistei solo quando davvero più nulla c’è da tentare. Il nulla cosmico e assoluto.  Sansone era un cretino.


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