Caltanissetta, il carabiniere e la presunta violenza sessuale al figlio

Il carabiniere e la presunta violenza sessuale al figlio: i nonni parte civile

Il militare era in servizio a Piazza Armerina
caltanissetta
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CALTANISSETTA – Il carabiniere e la presunta violenza sessuale al figlio: i nonni parte civile.

Nell’udienza davanti alla Corte d’Assise di Caltanissetta che processa un carabiniere in servizio a Piazza Armerina, accusato di violenza sessuale al danno del figlio che aveva meno di 10 anni all’epoca dei fatti, i giudici hanno rigettato tutte le eccezioni della difesa mentre è stata ritenuta la competenza della Corte di Assise a cui i pure i difensori dell’imputato avevano aderito salvo poi formulare eccezione di incompetenza.

Il carabiniere e la presunta violenza sessuale

Sono state dichiarate valide tutte le costituzioni di parte civile, compresa quelle dei nonni materni. Il processo era incominciato al tribunale di Gela ma i magistrati gelesi avevano trasmesso gli atti, indicando la loro incompetenza, proprio per l’età del bambino.

La difesa della parte civile ha rilevato il non funzionamento del supporto informatico contenente il file audio video dell’esame del minore sentito in incidente probatorio ed ha quindi insistito nella nuova escussione del piccolo testimone, richiesta accolta dalla Corte mentre sono state ammesse tutte le prove, comprese le testimonianze dei medici e dei neuro psichiatri infantili, tutti consulenti di parte indicati dalla parte civile.

La prossima udienza sarà il 24 gennaio.

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