CATANIA – Il quinto capitolo dell’imponente filone investigativo denominato Revenge che ha fotografato gli affari illeciti dei Carateddi, frangia militare della famiglia mafiosa Cappello Bonaccorsi, aveva portato all’arresto nel novembre 2015 di oltre trenta persone, tra cui Gaetano Lo Giudice, padre del capomafia al 41 bis Sebastiano (Ianu U carateddu).
LE FOTO DEI CONDANNATI
L’inchiesta coordinata dalla pm Antonella Barrera aveva cristallizzato l’espansione del gruppo tra il 2011 e il 2013 verso la frazione belpassese di Piano Tavola anche grazie all’ingresso nella consorteria dei Martiddina, storicamente alleati dei Santapaola-Ercolano. Le intercettazioni permisero di scoprire summit organizzati in una ditta di onoranze funebri e di monitorare il trasporto di stupefacenti. I Carateddi avrebbero escogitato un particolare sistema per i carichi di la droga: venivano utilizzate della ambulanze allo scopo di evitare i controlli delle forze dell’ordine.
Il processo scaturito dal blitz si è diviso in due tronconi, il rito abbreviato si è concluso con una raffica di condanne. La Gup Loredana Pezzino ha letto il dispositivo nell’aula bunker di Bicocca. Venti anni di carcere per Francesco Di Mauro, questa la pena più pesante inflitta dalla giudice. La Gup Pezzino ha condannato a dodici anni e otto mesi Carmelo Orazio Isaia, undici anni e dieci mesi Luciano Guzzardi, dieci anni e quattro mesi Gaetano Bellia. Sotto i dieci anni le altre pene comminate: sette anni e otto mesi Gaetano Lo Giudice, sette anni e sei mesi e 30 mila euro di multa Andrea Gueli, quattro anni e due mesi di reclusione e una multa di 18 mila euro di multa Ferdinando Mazzullo, cinque anni e mezzo e 20 mila Dario Santo Privitera, sette anni e due mesi a Carmelo Sicali, quattro anni e due mesi e 18 mila euro Sebastiano Sozzi, sette anni, due mesi e 30 mila euro per Giuseppe Agatino Cavallaro, quattro anni e sei mesi Filippo Buzza, sei anni e 26 mila euro di multa Alfio Fassari, sei anni, otto mesi e oltre 27 mila euro di multa a Antonino Cosentino, sette anni e sei mesi Alfio Sanfilippo. Nove anni e quattro mesi a Salvatore Bonaccorsi, uno dei vertici della famiglia. Condanna a sette anni e nove mesi anche per Roberto Nicolò Squillaci, la cui misura era stata annullata dal Riesame. La pm Barrera ha insistito nella contestazione chiedendo la condanna che il Gup ha pienamente accolto. Un risultato che fotografa quella migrazione dei Martiddina dai Santapaola ai Cappello, come già era emerso dall’indagine. Assolti Gabriele Turrisi e Antonello Ventaloro, il primo con la formula “per non aver commesso il fatto”, il secondo perché “il fatto non sussiste”.