CARINI (PA) – Il M5s a Carini si schiera col centrodestra, o meglio lo fa il suo candidato sindaco ricevendo la scomunica del Movimento. Colpo di scena nella corsa al ballottaggio dell’unico comune di Palermitano che va al secondo turno: domenica prossima a contendersi la fascia tricolore saranno il sindaco uscente Giovì Monteleone, sostenuto dal Pd e dalla sinistra, e Salvatore Sgroi, appoggiato da una coalizione variegata che va da Italia Viva a Fratelli d’Italia, passando per Udc e centristi.
Perché se l’apparentamento con Sgroi di Gianfranco Lo Piccolo, arrivato terzo e appoggiato da Lega, Diventerà Bellissima e Ora Sicilia, pareva essere scontato, assai meno lo era il possibile asse con il candidato del Movimento cinque stelle. I grillini a Carini avevano optato al primo turno per una corsa solitaria con Ambrogio Conigliaro, rinunciando all’alleanza giallorossa uscita vittoriosa a Termini Imerese, e nelle urne si sono fermati ad appena il 4%. Tutti però davano per certa l’intesa con il centrosinistra.
E invece ieri sono stati ufficializzati gli apparentamenti: Sgroi ha indicato come assessori sia Lo Piccolo che (colpo di scena) Conigliaro, lasciando Monteleone a boccia asciutta. Una scelta che ha provocato la dura reazione di Claudio Fava: “Stupisce che a Carini il candidato sindaco del M5s accetti di essere indicato assessore nella squadra del centrodestra che sfiderà al ballottaggio Giovì Monteleone – dice in una nota il deputato regionale – Un imbarazzo che sarà risolto, ne sono certo, dagli elettori del Movimento”.
La mossa del candidato sindaco grillino ha però messo in imbarazzo i suoi che reagiscono duramente: “Apprendiamo con rammarico dalla stampa che a Carini l’ex candidato sindaco ed ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Ambrogio Conigliaro, al prossimo turno di ballottaggio in quel Comune del Palermitano avrebbe deciso di sostenere elettoralmente il candidato espressione, tra gli altri, di Forza Italia, della Lega – Noi con Salvini e di Diventerà Bellissima – scrivono i parlamentari M5s – Da questo candidato, sempre secondo quanto riportato, Conigliaro avrebbe riservato un posto in giunta. Il Movimento 5 Stelle stigmatizza e prende nettamente le distanze da questo eventuale scenario e comunica che, se tutto quanto appreso dovesse rispondere al vero, deferirà Conigliaro al collegio dei probiviri del Movimento per i provvedimenti conseguenti. Il M5S – proseguono i portavoce – ribadisce che per i prossimi ballottaggi in Sicilia non dà nessuna indicazione di voto e lascia ad attivisti e simpatizzanti 5stelle piena autonomia secondo libertà di coscienza”.
La scelta di Conigliaro ha spiazzato tanti anche all’interno del M5s, ma è l’interessato a spiegare la sua mossa su Facebook: “I nostri beni culturali sono abbandonati al loro destino, la mia è una scelta personale che non coinvolge la mia attività politica e nemmeno quella lavorativa principale, ma la mia professionalità e competenze sui beni culturali e non solo. Carini non può attendere ancora”.