“La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sugli aumenti della benzina – lo scrive repubblica.it –. Un fascicolo è stato aperto stamattina dal procuratore aggiunto Nino Gatto con l’ipotesi di reato di manovre speculative con il rincaro sul mercato interno. Il reato è previsto dall’articolo 501 bis del codice penale, secondo il quale chiunque “compie manovre speculative ovvero occulta, accaparra od incetta materie prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima necessità, in modo atto a determinare la rarefazione o il rincaro sul mercato interno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da uno a cinquanta milioni di lire. L’iniziativa della magistratura nasce da un esposto del Codacons contro gli aumenti del carburante”.
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