ROMA – Il caso del caro voli sulle rotte di collegamento tra la penisola e Sicilia e Sardegna continua a tenere banco a livello nazionale. L’Antitrust, infatti, ha aperto un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri.
“Livelli di prezzo elevati”
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con una nota, fa sapere che “alla base di questa decisione c’è il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda”.
Schifani: “La conferma che la battaglia era corretta”
“È la conferma che le nostre battaglie in difesa dei viaggiatori contro le distorsioni del sistema di determinazione dei prezzi sono fondate e giustificate dall’abnorme e intollerabile ripetersi del caro-biglietti anche in occasione delle prossime festività di fine anno”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la notizia dell’avvio di un’indagine conoscitiva dell’Antitrust sull’uso degli algoritmi per la Sicilia e la Sardegna. “Grazie alla nuova legge, fortemente voluta dal ministro Urso, che conferisce maggiori poteri di indagine all’Antitrust, si potrà finalmente fare chiarezza – ha aggiunto il governatore – su un meccanismo che reputo penalizzante per i siciliani e per quanti vogliano raggiungere la nostra Isola e, soprattutto, sarà possibile imporre alle compagnie comportamenti più corretti. È quanto, come governo della Regione, abbiamo sempre auspicato. Le logiche di mercato non possono mirare soltanto al profitto, generando situazioni di cartelli di fatto ai danni di territori già penalizzati dalla loro collocazione geografica”.
“Aeroitalia aumenterà i voli in Sicilia nel periodo natalizio”
“La compagnia Aeroitalia mi ha appena comunicato che nel periodo natalizio aumenterà il numero dei voli da Palermo, Catania e Comiso verso Roma e Milano. È una bella notizia che si aggiunge alla disponibilità già manifestatami dal vettore aereo ad aderire all’avviso della Regione per l’applicazione automatica dello sconto sui biglietti per i residenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Renato Schifani, a margine della consegna dei lavori del Museo dell’Etna.
Sconti Ita Airways
Ita Airways aderirà all’iniziativa lanciata dalla Regione Siciliana che prevede sconti sui biglietti aerei per i residenti nell’Isola. La conferma è stata data al governatore Renato Schifani dal neo direttore generale della compagnia di bandiera Andrea Benassi, nel corso di un colloquio telefonico. Nei prossimi giorni, Ita Airways comunicherà ufficialmente la propria adesione e nel frattempo ha già avviato le procedure per l’adeguamento del sistema informatico per le prenotazioni. “Un’altra bella notizia per i siciliani – commenta il presidente Schifani, che ha augurato buon lavoro al nuovo direttore generale – . Sono contento che con la compagnia di bandiera si possa finalmente costruire un dialogo approntato alla massima collaborazione con l’obiettivo di ridurre i costi dei voli, assicurando a tutti gli isolani il diritto, costituzionalmente garantito, alla mobilità”.
Il Codacons: una vittoria per i consumatori
Ancora una vittoria per i consumatori: la rivendica il Codacons, associazione che lo scorso 5 novembre denunciò attraverso un dettagliato report i rincari dei prezzi dei biglietti aerei per Sicilia e Sardegna in vista delle partenza di Natale. L’associazione, commentando l’indagine conoscitiva avviata dall’Antitrust sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, spiega: “in base alla denuncia del Codacons, per volare a Catania partendo il 22 dicembre con un biglietto di sola andata, si spendevano nei giorni scorsi un minimo di 206 euro partendo da Milano, 231 euro da Bologna, 239 euro da Torino e 242 euro da Firenze. Se si spostava la data di partenza al 23 dicembre, la spesa saliva a 273 euro a biglietto partendo da Torino, 286 euro da Firenze. Per arrivare a Palermo imbarcandosi il 23 dicembre, la spesa minima era di 143 euro da Roma (sempre solo andata), 220 euro da Milano, 269 euro da Torino e addirittura 314 euro da Bologna. Prezzi che – segnala il Codacons – risultano in ulteriore crescita con l’avvicinarsi delle partenze Proprio per contrastare il fenomeno del caro-voli durante il periodo natalizio il Codacons chiedeva all’Antitrust di “intervenire sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste. Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col Decreto Asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”.
Assoutenti: servono misure a tutela dei viaggiatori
Bene per Assoutenti l’indagine aperta dall’Antitrust sull’uso degli algoritmi per definire i prezzi dei biglietti aerei sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, ma servono ora misure efficaci per prevenire fenomeni speculativi e tutelare le tasche dei viaggiatori. “Dallo scorso anno denunciamo le tariffe dei voli che in alcuni periodi dell’anno, come le feste di Natale e i mesi estivi, raggiungono livelli astronomici e del tutto ingiustificati. – spiega il presidente Furio Truzzi – Basti pensare che il prezzo di un biglietto per la Sicilia sale in un solo mese fino al +1.260%: per volare da Milano a Palermo bastano 15 euro se si parte a novembre, ma occorre spendere almeno 204 euro se si vola il 23 dicembre. Ciò nonostante il costo del carburante per gli aerei abbia subito una flessione fino al 45% nell’ultimo anno”. “Dopo l’indagine dell’Antitrust servono ora misure davvero efficaci a tutela degli italiani che si spostano in aereo durante le festività: per questo chiediamo a Governo e Autorità dei trasporti di definire il perimetro del servizio universale di trasporto aereo, così come avvenuto per bus e treni, limitando il più possibile speculazioni e rialzi ingiustificati delle tariffe”, conclude Truzzi.